Saeb Erekat, responsabile delle trattative nellOLP, ha invitato Medici senza Frontiere e lUnità di controllo europea a proseguire il lavoro sul valico di Rafah e, quindi, non andarsene.
Erekat ha incontrato ieri il generale Pietro Pistolesi, capo della delegazione di controllo europea sul valico di Rafah, e il resto della delegazione, e ha inoltre incontrato separatamente anche la delegazione dellorganizzazione Medici senza Frontiere.
Erekat ha discusso con le due delegazioni la situazione del valico, di come farlo funzionare in maniera naturale per tutta la settimana, e il rispetto dellaccordo che dichiara il valico come egizianopalestinese, poiché il governo israeliano di occupazione non ha diritto di continuare a provocare per chiuderlo; quindi ha sottolineato che durante il periodo estivo il valico dovrebbe rimanere aperto regolarmente per tutta la settimana.
Erekat ha apprezzato il lavoro dellorganizzazione Medici senza Frontiere e il loro aiuto al popolo palestinese in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, chiedendo loro di proseguire il lavoro in maniera normale e su tutti i livelli, nonostante le difficoltà che incontrano.
Da parte loro, la Delegazione di controllo europea e lorganizzazione Medici senza Frontiere hanno confermato il loro proseguimento del lavoro sul valico di Rafah e nella Striscia di Gaza, ma hanno sottolineato che la situazione è ancora più difficile e complessa nella Striscia di Gaza, a causa dellillegalità e delle minacce che li spingono a fermare il lavoro.
Erekat ha invitato lorganizzazione Medici senza Frontiere e la Delegazione europea di controllo a proseguire il lavoro e non ritirarsi, indicando che il Governo di unità nazionale inizierà ad applicare il piano di sicurezza accettato dal presidente Mahmud Abbas per tornare al rispetto della legge, poiché l’arma della legalità è l’unica a disposizione del Governo di unità.
Si ricorda che il valico di Rafah è stato aperto dalle prime ore del mattino del 7 giugno per viaggiatori in entrambe le direzioni.