Euro-Med monitor: sono circa 20.000 i morti e le persone scomparse nell’aggressione israeliana contro Gaza

Euro-Med monitor: sono circa 20.000 i morti e le persone scomparse nell’aggressione israeliana contro Gaza

Gaza. L’Osservatorio Euro-Med per i diritti umani (indipendente, con sede a Ginevra) ha stimato in circa 20.000 il numero dei morti e dei dispersi nell’aggressione lanciata dall’occupazione israeliana alla Striscia di Gaza, dal 7 ottobre scorso.

In una dichiarazione, ha sottolineato che “questi numeri probabilmente aumenteranno in considerazione della massiccia distruzione che ha colpito edifici residenziali, di servizio e ospedali, e del destino ancora sconosciuto di migliaia di residenti”.

L’Osservatorio ha riferito di aver documentato la morte di almeno 15.271 palestinesi, tra cui 6.403 bambini e 3.561 donne, oltre a 32.310 feriti, tra cui decine in condizioni critiche e che non ricevono le cure mediche minime necessarie a causa del collasso del sistema sanitario.

Ha affermato che il numero delle denunce di persone scomparse ha superato le 4.150, tutte sotto le macerie degli edifici distrutti dagli attacchi aerei e di artiglieria provenienti da Israele, in un contesto in cui diminuiscono le possibilità di ritrovare persone vive, e in cui è impossibile recuperare i corpi o le persone scomparse.

L’Osservatorio Euro-Med ha riferito che più di 200 operatori sanitari, tra cui medici, infermieri e paramedici, sono stati uccisi e altri 213 sono rimasti feriti, mentre più di 20 squadre di soccorso e di protezione civile sono state uccise, insieme a 49 giornalisti.

Ha aggiunto che le stime indicano che il numero di sfollati supera i 1.650.000, circa la metà delle quali risiedono in rifugi affiliati all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA), senza rifugi sicuri né bisogni umanitari minimi garantiti.

Ha, inoltre, elencato: la distruzione totale di 55.200 unità abitative da parte degli attacchi aerei e di artiglieria israeliani; il parziale danneggiamento di altre 160.700 case, di 117 strutture sanitarie, di 223 scuole, di 821 impianti industriali, di 117 sedi della stampa, di 75 moschee e di 3 chiese. Ha ribadito che la continuazione dell’interruzione delle comunicazioni e dei servizi Internet fornisce copertura per continuare a commettere crimini orribili e richiede misure internazionali efficaci e tangibili per prevenire gli atti di genocidio che hanno luogo nella Striscia di Gaza.