Otto feriti, di cui uno gravemente, negli scontri a Qalandiya

Ramallah Maan. Otto giovani, di cui uno ferito in modo piuttosto grave, sono stati colpiti da proiettili veri nei violenti scontri scoppiati dopo la preghiera del venerdì nei pressi del campo profughi di Qalandiya, a nord di Gerusalemme. Altri, invece, sono stati colpiti da proiettili di gomma ed hanno inalato gas lacrimogeno.

Fonti del complesso medico palestinese hanno dichiarato che Yusuf Muhammad al-Khatib ha subito ferite piuttosto gravi, poiché raggiunto da quattro proiettili in diverse parti del corpo.

Forze nazionali e religiose del campo profughi di Qalandiya hanno indetto subito dopo la preghiera del venerdì una marcia della rabbia che ha preso il via con la partecipazione di centinaia di persone di fronte la moschea grande del campo profughi, e diretta verso il posto di blocco militare di Qalandiya. Prima che la marcia giungesse al posto di blocco, i soldati dell’occupazione, già massicciamente presenti nei dintorni, hanno iniziato a lanciare gas lacrimogeni e bombe assordanti verso i giovani, con l’intento di disperderli. L’effetto ottenuto è stato l’opposto. I giovani hanno scagliato sulle forze d’occupazione pietre e bottiglie incendiarie. Nonostante l’intensità del fuoco aperto dalle forze d’occupazione, ciò non ha impedito ai giovani di avanzare da più di un luogo, di attaccare i soldati, e di costringerli alla ritirata in molti quartieri.

Le forze d’occupazione hanno deliberatamente sparato come dei cecchini per colpire i giovani che lanciavano pietre da diversi luoghi lontani dal tiro del fuoco israeliano.

Traduzione di Michele Di Carlo