Fonte egiziana: ingenti somme stanziate dagli Usa per alimentare il caos nel paese

Il Cairo- Quds Press. Gli Usa avrebbero stanziato ingenti risorse finanziarie a favore di diverse organizzazioni e enti locali egiziani, impegnati nel “disseminare il caos e provocare disordini nel paese, dopo la rivoluzione del 25 gennaio”. Lo ha reso noto Fayza Abu al-Naja, ex ministro egiziano per la Cooperazione internazionale, aggiungendo che gli Usa hanno offerto un finanziamento di circa 150 milioni di dollari per sostenere le attività di alcune organizzazioni, partiti, emittenti satellitari e diversi mezzi di comunicazione, atte ad “alimentare il caos scoppiato dopo la rivoluzione del 25 gennaio”.

Abu al-Naja, in un’intervista rilasciata al giornale egiziano al-Ahram al-Arabi, ha affermato che Washington, alimentando i disordini e le violenze in Egitto, ha cercato di contenere la situazione e orientarla in una direzione che vada a suo vantaggio. E ha aggiunto che “lo scoppio della rivoluzione egiziana ha sorpreso l’amministrazione Obama, che ha cercato di sostenere Mubarak per mantenere i propri interessi e preservare la sicurezza di Israele”.

Deponendo la sua testimonianza nel caso dei finanziamenti illeciti esteri, forniti ad alcune organizzazioni della società civile, egiziane e straniere , l’ex ministro aveva riferito che a seguito della destituzione dell’ex presidente, Hosni Mubarak, il Dipartimento di Stato Usa ha deciso “unilateralmente” di deviare alle organizzazioni in questione 150 milioni di dollari, stanziati precedentemente per finanziare progetti nel campo della sanità, l’istruzione e altri.

Secondo Abu al-Naja, da febbraio a maggio 2011, 105 milioni di dollari sono stati stanziati a favore di organizzazioni americane che operano nel territorio egiziano, per programmi di sensibilizzazione alla trasformazione democratica, “i cui scopi sono ignoti e potrebbero rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale dell’Egitto”. Ha anche sottolineato che queste organizzazioni hanno tenuto seminari e workshop per istruire i partecipanti su come attaccare la polizia, le forze militari e le istituzioni pubbliche.