Fonti di Gerusalemme: coloni israeliani hanno pregato a pochi metri dalla Moschea di Al-Aqsa.

L’agenzia stampa Palestina ha rivelato ieri, riportando da fonti sicure di Gerusalemme, che coloni ebrei sono entrati nella piazza della Moschea di Al-Aqsa la mattina di martedì, attraveso la porta Al-Qatinin, e hanno pregato a 100 metri dalla Cupola della Roccia.

La fonte, che vuole rimanere anonima, ha rivelato che i coloni non erano mai entrati prima d’ora nell’area dove martedì hanno effettuato le loro preghiere dai tempi dell’occupazione di Gerusalemme del 1967.

E ha sottolineato che la porta Al-Qatinin è stata aperta dall’interno, evidentemente da un collaborazionista, verso le 6,30 del mattino ed è terminata dopo tre ore. Normalmente a quell’ora c’è poco movimento e le forze di occupazione hanno chiuso la porta esterna, di conseguenza è difficile dall’esterno vedere cosa succede all’interno.

E ha aggiunto: “Abbiamo visto uno degli addetti aprire la porta. Se ciò fosse avvenuto contro la volontà della Commissione superiore islamica avremmo visto i guardiani impedire ai coloni di entrare”. E ha accusato personalità vicine alla Moschea di Al-Aqsa di collaborare con i servizi segreti israeliani e giordani per facilitare l’ingresso dei coloni e permettere loro di svolgere le loro funzioni religiosi.

Da ricordare che questo è l’incidente più grave dall’inizio delle minacce israeliane contro la Moschea di Al-Aqsa: la porta di Al-Qatinin non si era mai aperta di fronte ai coloni israeliani.

Fonti palestinesi avevano avvertito ieri dell’intenzione di estremisti ebrei israeliani di attaccare la Moschea di Al-Aqsa per portare "doni della pasqua ebraica”.

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