Forze speciali israeliane assaltano la prigione di Jalbu e aggrediscono i detenuti. Numerosi i feriti.

Questa mattina, più di 300 soldati israeliani delle forze speciali antisommossa “Mitsada” hanno assaltato i reparti dei detenuti nella prigione centrale di Jalbu lanciando gas e sparando.

Nidal Yagmur, fratello di Jihad, di Gerusalemme, rinchiuso nel carcere, ci ha spiegato, in collegamento telefonico dalla piazza della prigione di Jalbu che oltre 300 soldati israeliani armati fino ai denti e accompagnati da cani poliziotto hanno assaltato i reparti dei detenuti e la sala delle visite dopo meno di 5 minuti dall’inizio dell’orario dei colloqui con i parenti.

Al momento c’erano 20 famiglie di Gerusalemme in visita ai loro figli prigionieri.

Yagmur ha confermato che tutto è iniziato all’improvviso, senza motivi e senza preavviso: soldati hanno assaltato le famiglie e le hanno portate fuori con la forza seminando il terrore tra bambini, donne e anziani, e le hanno accerchiate.

I presenti hanno dichiarato di aver sentito le grida dei detenuti durante la sparatoria dei soldati e il lancio dei gas lacrimogeni all’interno dei reparti, e hanno confermato di aver visto le autorità carcerarie fare entrare delle barelle.

Si pensa che le vittime possano essere numerose.

Secondo fonti legali il numero dei detenuti nella prigione di Jalbu, che si trova a nord di Israele, supera i 600, di cui molti sono in isolamento.

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