Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 132° giorno. Israele prende di mira il Nasser Medical Complex e ne ordina l’evacuazione

Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 132° giorno. Israele prende di mira il Nasser Medical Complex e ne ordina l’evacuazione

Gaza-InfoPal. Ogni giorno che passa l’orrore aumenta. Al di là dei tanti proclami, nessuno vuole fermare la mano degli assassini seriali israeliani, sostenuti dagli USA e da gran parte dell’Occidente guerrafondaio e coloniale: così le forze nazi-sioniste del criminale governo razzista ed etnico-religioso suprematista continuano a commettere il crimine di genocidio nella Striscia di Gaza per il 132° giorno consecutivo, massacrando civili, in una situazione umanitaria catastrofica dovuta all’assedio e allo sfollamento di oltre il 90% della popolazione.

Israele prende di mira il Nasser Medical Complex e ne ordina l’evacuazione.

Secondo fonti mediche e locali, oggi, giovedì 15 febbraio, le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno fatto irruzione nel Nasser Medical Complex, di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, e lo hanno trasformato in una base militare.

Fonti mediche hanno riferito che le forze israeliane hanno ulteriormente demolito il muro meridionale del complesso prima di farvi irruzione, tra colpi di arma da fuoco pesanti e indiscriminati.

L’esercito di occupazione ha preso di mira con intensità il quartier generale del Centro ambulanze della Mezzaluna Rossa che ospita un gran numero di feriti e le tende per gli sfollati.

Nel frattempo, carri armati israeliani e veicoli dell’esercito hanno spianato le fosse comuni all’interno del complesso, che è sotto un rigido assedio militare da circa 25 giorni.

L’esercito di occupazione israeliano ha, inoltre, costretto gli sfollati rimasti e le famiglie del personale medico a evacuare con la forza il Complesso medico Nasser, all’alba di oggi, sotto bombardamenti indiscriminati.

Inoltre, le IOF hanno anche ordinato all’amministrazione del Complesso di trasferire tutti i pazienti, compresi quelli in terapia intensiva e negli asili nido, nel vecchio edificio Nasser, compresi sei pazienti sottoposti a respirazione artificiale.

Hanno distrutto il supporto per l’ossigeno e i tubi di alimentazione, provocando una diminuzione della pressione dell’ossigeno all’interno del Complesso, in particolare nel reparto di terapia intensiva, mettendo a rischio imminente di morte centinaia di pazienti.

Il ministero della Salute ha lanciato l’allarme di un’imminente catastrofe umanitaria a seguito degli ordini di evacuazione israeliani del Complesso medico Nasser che ospita centinaia di persone ferite, comprese quelle in condizioni critiche e che necessitano di respirazione artificiale.

Anche Medici Senza Frontiere ha espresso la sua profonda preoccupazione per la terribile situazione all’interno del Complesso.

L’esercito di occupazione ha effettuato una serie di intensi attacchi aerei e bombardamenti di artiglieria su Khan Yunis e nelle vicinanze dell’ospedale, mettendo a repentaglio la sicurezza dei pazienti e del personale medico all’interno.

Video.

Nella notte tra mercoledì e giovedì, Israele ha bombardato il reparto ortopedico dell’ospedale Al-Amal di Khan Yunis, unico ospedale funzionante.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza/

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa/

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