Gli Arabi in Israele: le autorità ci discriminano su basi politiche

MEMO. Circa il 48% dei Palestinesi in Israele ritiene che le autorità locali prendano in considerazione le orientazioni politiche e non le qualifiche e le competenze quando assumono personale, secondo quanto rivelato da un nuovo sondaggio.

L’Alto Comitato per l’accompagnamento del popolo arabo in Israele ha completato il sondaggio in vista della conferenza sulle risorse umane “Settant’anni dopo la Nakba: verso il rafforzamento della nostra risolutezza”.

Secondo i risultati, il 45% degli Arabi pensa che le loro autorità locali non assumano dipendenti qualificati quando ci sono differenze tra loro ed i dirigenti.

Il 63% ritiene che ci sia anche corruzione amministrativa, il 68% ha dichiarato di non essere soddisfatto delle prestazioni delle proprie autorità locali, il 47% non si fida dei membri delle proprie autorità e il 43% non si fida degli organismi burocratici che fanno parte delle loro autorità locali.

Nonostante credano che ci sia discriminazione a livello delle autorità locali, l’83% degli intervistati ha affermato di non considerare lo sfondo familiare o politico quando vota per i loro rappresentanti.

Il sondaggio ha anche rilevato che l’86% considera l’esperienza professionale quando sceglie i propri rappresentanti e il 64% tiene conto dell’educazione dei candidati.

La maggioranza, ovvero il 74%, ritiene che la rappresentanza femminile sia importante, mentre l’11% no.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.