Gli Stati Uniti prevedono di aprire la loro ambasciata a Gerusalemme a maggio, secondo quanto riferito dal Dipartimento di Stato. Questo coinciderà con il 70° anniversario della Nakba palestinese (Catastrofe) e la creazione dello stato di Israele in Palestina.
“Siamo entusiasti di fare questo passo storico e non vediamo l’ora che arrivi l’apertura di maggio”, ha detto la portavoce del Dipartimento di Stato Heather Nauert. “L’ambasciata verrà gradualmente estesa nelle strutture consolari esistenti nel quartiere di Arnona, mentre è già iniziata la ricerca di una localizzazione permanente e a lungo termine”.
Nauert ha aggiunto che l’ambasciata ad interim avrà un ufficio per l’ambasciatore e per un piccolo staff. Un annesso al complesso di Arnona sarà aperto entro la fine del prossimo anno.
I funzionari dell’amministrazione Trump hanno dichiarato che al Congresso è stata notificata la mossa imminente. Il segretario di stato Rex Tillerson ha firmato, giovedì, il piano di sicurezza per la nuova ambasciata.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha elogiato la decisione degli Stati Uniti: “Trasformerà il 70° Giorno dell’Indipendenza di Israele in una celebrazione molto più grande”.
Secondo Saeb Erekat, il capo negoziatore dell’Autorità palestinese, la mossa degli Stati Uniti mostra una “determinazione a violare la legge internazionale, distruggere la soluzione dei due stati e provocare i sentimenti del popolo palestinese e di tutti gli arabi, musulmani e cristiani intorno nel mondo”.
Izzat Al-Reshiq dell’Ufficio politico di Hamas ha dichiarato che tale decisione “ha bisogno di una risposta palestinese, araba e islamica urgente e forte”. Ha invitato l’OLP e gli stati arabi e islamici che riconoscono Israele a “ritirare immediatamente il loro riconoscimento”.