Imemc. Il Tuc (Trades Union Congress), Congresso dei sindacati che rappresenta sei milioni e mezzo di lavoratori del Regno Unito, mercoledì 14 settembre ha votato all'unanimità il riifiuto alla legge anti-democratica approvata dal Parlamento israeliano, volta a vietare le attività di boicottaggio di Israele da parte di singoli e di organizzazioni.
I sindacati hanno poi confermato la politica atta a “lavorare a stretto contatto con la 'Campagna di solidarietà per la Palestina', al fine di incoraggiare società, datori di lavoro e fondi pensionistici a ritirare gli investimenti, e a boicottare le merci delle compagnie che traggono profitti dagli insediamenti illegali, dall'occupazione e dalla costruzione del Muro”.
La nuova politica “invita tutti i sindacati a riconsiderare le proprie relazioni bilaterali con le organizzazioni israeliane e con l'Histadrut (organizzazione dei sindacati israeliana, ndr)”. La mozione è stata proposta dai sindacati “Unite the Union” e “Pcs – Public and Commercial Services”.
Hugh Lanning, presidente della “Campagna di solidarietà per la Palestina” e vice-segretario generale del Pcs, che ha presentato l'emendamento, ha dichiarato: “Oggi i sindacati del Regno Unito hanno deciso di non commerciare con l'occupazione israeliana, evitando di acquistare merci di aziende legate all'occupazione, agli insediamenti illegali e al Muro, evitando di lavorare con organizzazioni complici di tali attività.
“A Israele dev'essere fatta rispettare la legge internazionale. Le Nazioni unite, Obama e l'Unione europea dovrebbero fare della Palestina una realtà, consentendo un'esistenza libera ai palestinesi”.
Egli ha poi aggiunto: “Le aziende stanno pagando cara la complicità con i crimini di Israele. La Agrexco, tristemente nota per le esportazioni di prodotti da Israele e dagli insediamenti illegali, è in liquidazione.
“La Veolia (multinazionale francese, ndt) si è vista annullare contratti per milioni di sterline. E' giunta l'ora, per le aziende e le organizzazioni, di cessare la complicità con l'occupazione e con i crimini di guerra”.
“Il movimento sindacale è stato una colonna portante della lotta anti-apartheid in Sudafrica. Oggi i sindacati in Gran Bretagna stanno assumendo la stessa posizione di principio, a sostegno della pace e della giustizia, per contrastare il razzismo e la segregazione”.
Traduzione per InfoPal a cura di Stefano Di Felice