Gran Bretagna e Spagna denunciano l’espansione coloniale a Gerusalemme

Gerusalemme occupata-PIC. Lunedì il ministro britannico per gli Affari in Medio Oriente Alister Bert ha condannato i piani israeliani per la costruzione di 1.600 unità coloniali negli insediamenti di Pisgat Ze’ev, Ramat Shlomo e Ramot, a nord e ad est di Gerusalemme.

Bert ha richiesto alle autorità israeliane di riconsiderare i loro piani e ha esortato il governo israeliano a evitare di intraprendere passi che ridurranno le chance di raggiungere la pace e complicheranno i rapporti con il mondo arabo.

Da parte sua, la Spagna ha deplorato la decisione israeliana di espandere gli insediamenti “illegali” costruiti nella Gerusalemme Occupata.

Il ministro degli Esteri spagnolo ha dichiarato che la costruzione coloniale israeliana a Gerusalemme Est e nei territori palestinesi occupati “costituisce una minaccia per la soluzione a due stati”.

Il comune israeliano di Gerusalemme aveva ratificato la scorsa settimana un piano per espandere gli insediamenti ebraici situati nel cuore dei quartieri palestinesi di Gerusalemme Est.

Citando un portavoce per il comune di Gerusalemme, le fonti dei media ebraiche hanno riferito che il comune aveva approvato la costruzione di 800 unità coloniali negli insediamenti di Pisgat Ze’ev, Ramot, Gilo e Neve Yaakov e altre 114 unità all’interno dei quartieri palestinesi di Gerusalemme.

Le fonti hanno inoltre sottolineato che altri due progetti sono stati presentati dal comune. Il primo prevede l’espansione dell’insediamento di Ramat Shlomo mediante la costruzione di 500 nuove unità coloniali, mentre il secondo include la costruzione di 152 nuove unità coloniali nell’insediamento di Ramot.

Il Comitato israeliano per la progettazione e la costruzione dovrebbe approvare la creazione di 6.000 unità di insediamento a Gerusalemme Est entro la fine di luglio.

Traduzione di F.G.