Infopal
Londra – InfoPal. Un’organizzazione per i Diritti Umani britannica ha criticato la cooperazione della società britannico-danese G4S con i servizi di sicurezza israeliani, gli stessi che garantiscono protezione agli insediamenti illegali nella Palestina occupata.
In un comunicato stampa, l’Organizzazione promette di avviare un’azione legale per sventare un coinvolgimento con quelle realtà che si macchiano di atti illegali (complici dell’occupazione sionista).
Altri paesi europei coinvolti in tale cooperazione sono stati richiamati e sospendere i contratti di partenariato con gli israeliani e, similmente, al proprio governo britannico è stato chiesto di recedere dal contratto sottoscritto nel 2011 con la società israeliana nell’ambito delle Olimpiadi di Londra 2012.
Anche i Paesi arabi sono al centro del monitoraggio dell’Organizzazione britannica e la Lega Araba è stata invitata ad alzare il livello di guardia contro una cooperazione di questo tipo con Israele.
Le stesse società, inoltre, rappresentano un rischio per la sicurezza e la sovranità dei vari Paesi che vi collaborano dal momento che, per svolgere la propria attività, la società per la sicurezza israeliana ha accesso a informazioni di carattere finanziario in Europa, è in grado di controllare il movimento di persone e si teme per gli attivisti europei della causa palestinese.
G4S si occupa di fornire ausilio ai governi nell’affrontare le questioni in materia di sicurezza alle infrastrutture, ma anche nelle prigioni, agli impianti energetici e nucleari, protezione a VIP e a sportivi, difesa di luoghi pubblici tra cui le università e trasferimenti di denaro dalle banche; sorveglianza negli aereoporti su bagagli, merci e passeggeri, e si fa carico dei rimpatri degli immigrati illegali.
La società israeliana direttamente coinvolta nei Territori palestinesi occupati è Hashmira, per il pedinamento della resistenza e il monitoraggio dei detenuti politici ovunque, in Israele (Territori palestinesi occupati nel ’48, ndr) e in Cisgiordania. Hashmira svolge un ruolo fondamentale nella sicurezza delle insediamenti illegali.
“Gli atti criminosi sono commessi da persone fisiche e giuridiche. Si tratta di una questione di moralità e di sovranità”, puntualizzano dall’Organizzazione britannica.