I carcerieri israeliani maltrattano e picchiano le detenute palestinesi

PIC. La Commissione Palestinese per gli Affari dei Detenuti e degli Ex Detenuti ha affermato che diverse donne palestinesi, tra cui la detenuta Jenin Taha Omar, sono state esposte ad abusi e gravi percosse per mano dei carcerieri israeliani.

Secondo la Commissione, soldati israeliani hanno fatto irruzione nella casa della 21enne Jenin Omar nella città di al-Khalil/Hebron, la notte del 3 dicembre, l’hanno ammanettata e bendata e poi portata in un vicino sito dell’esercito, dove è rimasta fino al mattino prima del trasferimento nel carcere di Ofer.

“Appena arrivata al carcere di Ofer, è venuto un soldato e mi ha ordinato di abbassare la testa, così ho fatto, ma voleva che la abbassassi ancora di più prima di trascinarmi all’improvviso giù per le scale, sbattendomi la testa fino a raggiungere la fine delle scale”, ha dichiarato la prigioniera Jenin a un avvocato della Commissione.

“Poi è venuta una interrogatrice e una volta terminato l’interrogatorio, mi hanno trasferito nella prigione di Hasharon, dove le soldatesse hanno perquisito me e altre detenute e ci hanno picchiato violentemente con un oggetto su tutto il corpo senza motivo. Subito dopo siamo stati trasferiti nel carcere di Damon”, ha aggiunto.

Successivamente, secondo la Commissione, l’autorità di occupazione israeliana ha ordinato la detenzione amministrativa di Jenin per quattro mesi.

Per quanto riguarda le condizioni di detenzione delle donne palestinesi nel carcere di Damon, la Commissione ha affermato che le prigioniere soffrono di trattamenti duri e sono private dei loro bisogni primari, mentre le loro celle vengono saccheggiate quotidianamente.

Il numero delle detenute nel carcere di Ramon è recentemente salito a 76, tra cui 43 provenienti da Gaza, 18 dalla Cisgiordania e il resto da Gerusalemme e dalla Palestina occupata nel 1948 (Israele).