I dati del disastro umanitario nella Striscia di Gaza: 200 mila famiglia palestinesi senza luce; 80 mila bambini a rischio di disagio psicologico.

 

Il presidente del centro di sondaggi palestinesi ha dichiarato che la Striscia di Gaza sta subendo attualmente una enorme pressione sia dal punto di vista umanitario sia di quello delle attività:

il blocco quasi totale dei diversi servizi causato dalla mancanza della corrente elettrica; dell’approvvigionamento dell’acqua in diverse province prodotto dal bombardamento delle centrali elettriche; la fine del carburante che non riesce a giungere nella Striscia a causa del boicottaggio israeliano.

In un comunicato, il presidente del Centro sondaggi  ha messo in guardia sui gravi pericoli che gravano sui palestinesi in questo periodo difficile.

E ha spiegato che circa 200 mila famiglie nella Striscia sono senza luce, e non meno di 179 mila hanno i frigoriferi spenti per la mancanza della corrente elettrica. “Per quanto riguarda i generi alimentari, nel migliore dei casi, le materie prime presenti nelle case (farina, riso) bastano per un massimo due settimane. Ma circa 170 mila famiglie perderanno la fonte di energia per cucinare nel giro di una settimana. Almeno 194 soffriva di povertà già prima dell’invasione israeliana e non meno di 150 vive con neanche 2 dollari al giorno. 70 mila famiglie sono vittime della crisi economica e non sanno come sopravvivere".

Per quanto riguarda le spese giornaliere della famiglia tipo di Gaza, si deve aggiungere il costo delle candele e di altre fonti di energia. Ci sono almeno 88 mila famiglie nella Striscia di Gaza che non riescono a rifornirsi di acqua potabile, e 2500 persone bloccate al valico di Rafah che non possono tornare e vivono in condizione disperate.

7418 associazioni nella Striscia rischiano la rovina di una parte grande dei loro rifornimenti di generi elementari e sanitari per la mancanza di corrente elettrica: fra queste, 6956 sono società commerciali che utilizzano mezzi di raffreddamento per mantenere un totale di 120 tonnellate di prodotti alimentari.

412 società che vendono materiale farmaceutico riescono a mantenere pochi generi di medicine. In gravi difficoltà sono anche 50 società lavorano nella preparazione e nella conservazione di carne, pesce, verdure, oppure quelle che offrono servizi per il mantenimento e il raffreddamento di grandi quantità di generi alimentari e medici.

2400 famiglie ha perso la propria fonte di reddito principale: i pescatori, a causa del boicottaggio imposto su Gaza, subiscono danni giornalieri per circa mezzo milione di Shekel (viene impedito l’arrivo di 30 tonnellate di pesce al giorno).

 

La salute

Ci sono 22 ospedali senza corrente o che si basano su fonti alternative per procurare corrente elettrica; non sarà possibile effettuare circa 200 operazioni ogni giorno; 250 persone malate di reni saranno in pericolo di vita; più di 30 mila bambini sono attualmente malnutriti; causa dell’aumento della diarrea (inquinamento dell’acqua e dei generi alimentari), è previsto un incremento nel numero di morti a cui si aggiungeranno anche le nascite premature (+ 34,6%).

 

La morte per dissenteria era sparita fino a poco tempo fa.

112 mila cittadini soffre di malattie a lunga degenza- di cui 90 mila hanno difficoltà a procurarsi i medicinali.

Infanzia a rischio

A causa dell’isolamento, del boicottaggio, dei bombardamenti, della mancanza di generi alimentari e del gioco, più di 80 mila bambini manifesteranno problemi psicologici; più di 50 mila avranno degli incubi durante il sonno.

L’80% dei bimbi di Gaza ha perso la fonte di divertimento e di gioco a causa della mancanza di corrente elettrica e della sicurezza sociale.

 

Dal nostro corrispondente.

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