I detenuti palestinesi ribadiscono fedeltà all’Alto comando per lo sciopero

Ramallah – InfoPal. Altri prigionieri palestinesi si sono uniti da ieri allo sciopero della fame nelle carceri israeliane di Nafha e Raymon.

Un tribunale israeliano ha esteso la detenzione amministrativa nei confronti di 10 detenuti in sciopero della fame: Walid Khaled ‘Ali, il giornalista Nawaf Ibrahim al-‘Amer, Ragab as-Sa’adi, leader del Jihad Islamico, ‘Abdel Salam al-Heja, Mahmoud Ahmed ‘Awad, Rami ‘Ussam Suleiman, Ahmed Nemer Malaisha, Mu’in Zahi Shabaru, Sami Yousef Hussain e Ahmed Badran Briush.

Il leader del Jihad Islamico detenuto da Israele, Bassam as-Sa’adi, scrive chiedendo ai prigionieri in sciopero di “non parlare individualmente con l’amministrazione carceraria israeliana”.

Da ‘Ofer, i detenuti in sciopero, circa 120, giurano oggi fedeltà alle disposizioni ricevute dall’Alto comando nazionale del Movimento in sciopero. Il loro messaggio viene divulgato all’esterno di ‘Ofer dal Jawwad Boulus, legale della Società dei prigionieri.

La solidarietà con i prigionieri. Il Consiglio rivoluzionario di Fatah rinnova oggi la propria solidarietà con i connazionali in sciopero, mentre l’ufficio di Hamas in Libano ha indetto per domani una giornata di solidarietà con i detenuti.

Dalla Striscia di Gaza assediata, la Camera di Commercio ha proclamato tre ore di sciopero per giovedì 10 maggio.