I servizi segreti israeliani guidano la campagna contro la satellitare Al-Jazeera.

Domenica 28 maggio l’Associazione Stampa Palestinese ha invitato la direzione di Al-Jazeera a prendere la coraggiosa decisione di impedire ai dirigenti israeliani – che hanno le mani sporche del sangue palestinese – di apparire sui suoi schermi, accusando gli israeliani di guidare una campagna “furba” contro il canale tv qatariota.

 

In un comunicato stampa l’Associazione esprime "la propria meraviglia per la politica di continua istigazione praticata dall’autorità occupante israeliana contro i mezzi di informazione palestinesi, arabi e internazionale che giocano un ruolo importante di denuncia del crimine dell’occupazione, e operano con onestà e serietà”.

 

La stessa Al-Jazeera si è dissociata dalle accuse che diffuse da qualche organo di informazione secondo cui "si è allontanata dal suo ruolo e si è fatta assoldare in una campagna di danneggiamento dell’immagine araba e di discordia all’interno della società palestinese”.

 

L’Associazione della Stampa palestinese ha rigettato le insinuazione israeliane secondo cui la "diretta" di Al-Jazeera dell’attacco militare israeliano alla città di Ramallah li ha aiutati a identificare i combattenti palestinesi (che costituivano l’obiettivo stesso dell’assalto israeliano)".

 

L’Associazione ha reso noto che "questa bugia arriva subito dopo il ruolo positivo e responsabile che l’emittente ha svolto il 24 maggio quando ha trasmesso le scene dell’aggressione brutale delle forze di occupazione alla città finita con la condanna a morte, in piazza, di quattro palestinesi, il ferimento di decine di altri, e l’arresto di Mohammad Al-Shobaki, dirigente delle Brigate Al-Quds.

 

La copertura del canale satellitare dell’aggressione israeliana ha aiutato a far conoscere i massacri dell’occupante e ha sollevato il risentimento dei popoli arabi e palestinese, che si sono mossi in difesa della città. "Le forze di occupazione e i servizi segreti israeliani non si  aspettavano di vedere in tv le scene  dell’operazione di attacco, il massacro, le demolizioni di case, gli arresti, ecc., trasmesse in diretta su Al-Jazeera e su altri canali”.

 

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