Il Brasile rifiuta contratto con una ditta israeliana per le Olimpiadi

palstadium2012bdsImemcOltre 30 movimenti sociali ed organizzazioni progressiste brasiliane hanno chiesto al governo di escludere la International Security and Defense Systems (ISDS) dai contratti per le Olimpiadi, dopo che l’azienda israeliana ha annunciato nell’ottobre del 2014 che le era stato assegnato un contratto del valore di 2.2 miliardi di dollari per coordinare la sicurezza dei giochi.

L’8 di aprile il ministro della Segreteria Speciale di Giustizia per i mega-eventi (Sesge/MJ) ha risposto alla loro lettera spiegando che alla ISDS non era stato assegnato nessun contratto.

Secondo il PNN, la risposta da parte di Sesge/MJ ha confermato anche che “qualsiasi contratto stipulato da Rio 2016 non comportera’ alcun compromesso da parte del governo brasiliano”, una frase che gli attivisti hanno interpretato come il segno chiaro che i funzionari del governo fossero in sintonia con le loro richieste.

La ISDS aveva dapprima annunciato che le era stato assegnato un contratto da parte del Comitato Organizzatore dei Giochi del 2016. Quando la responsabilita’ per la sicurezza globale dei giochi e’ passata al governo brasiliano, i movimenti sociali del paese hanno iniziato a chiedere al governo stesso che il presunto affare non andasse in porto.

La lettera inviata all’importante ufficiale del Sesge/MJ, Andrei Rodrigues, firmata dai movimenti sociali brasiliani, dai partiti politici, dai sindacati e da diverse associazioni, hanno illustrato in che modo la ISDS sia accusata di avere legami coi colpi di stato, con i morti nelle piazze e con le dittature in America Centrale, nonche’ stretti legami con i militari israeliani.

Gli attivisti si stanno ora preparando per fare pressione al Comitato Olimpico per cancellare un contratto disgiunto come “fornitore ufficiale” con la ISDS.

Jaman Juma, coordinatore del movimento Stop the Wall, ha affermato, a nome del movimento, che “boicottare questa azienda e’ fondamentale: Israele sviluppa le proprie metodologie e tecnologie attraverso l’uccisione e la repressione del popolo palestinese, e poi le vende in tutto il mondo. La cessazione delle relazioni militari e di sicurezza con Israele e’ un atto di difesa. Non soltanto per il popolo palestinese, ma e’ un atto di difesa per l’intera umanita’”.

Julio Turra, direttore esecutivo del piu’ grande sindacato del Brasile (CUT), uno dei firmatari della lettera al Coesrio 2016, ha affermato che il suo sindacato ha accolto con favore il fatto che il governo abbia preso le distanze dalla ISDS.

“Sarebbe contro la legge e vergognoso ingaggiare un’azienda che sviluppa le proprie tecnologie in complicita’ coi crimini di Israele e che accumula denunce a causa della sua partecipazione alle dittature in America Centrale” ha detto Turra.

Mahmoud Nawajaa, coordinatore generale del BDS Palestinian National Committee (BNC) ha inoltre accolto con favore il fatto che il governo brasiliano affermi categoricamente di non avere nessuna relazione commerciale con la ISDS.

“Ci attendiamo che nessuna azienda simile a questa venga ingaggiata. E’ importante che il Brasile si muova verso un totale embargo militare contro Israele” ha dichiarato Nawajaa.

“I brasiliani possono essere certi che avranno il supporto della societa’ civile palestinese ed internazionale in questa campagna contro la ISDS nei Giochi Olimpici”, ha inoltre aggiunto.

Quanto alle azioni future, Soraya Misleh, del Fronte di Difesa del Popolo Palestinese ha spiegato che vi sara’ un’ampia campagna contro il contratto celebrato con il Comitato Organizzatore 2016 che vede la ISDS “fornitore ufficiale” per i Giochi.

“Non lasceremo che i Giochi Olimpici nel nostro paese abbiano il logo di questa azienda nella loro pubblicita’. E’ un insulto contro tutti coloro che credono nei diritti umani e nella giustizia” ha detto Misleh.

Maristela Pinheiro, del Comitato in Solidarieta’ col Popolo Palestinese di Rio de Janeiro ha aggiunto che vi sara’ sicuramente una intensa campagna contro il contratto di fornitura tra la ISDS ed il Comitato Organizzatore del 2016 e che si manterra’ il controllo su Coesrio. “Le Olimpiadi non possono trarre beneficio da aziende che traggono profitto dalle violazioni dei diritti umani. I Giochi non possono vedere l’intensificazione delle pratiche repressive nel nostro paese, o avallare azioni illegali ed immorali”.

Da parte sua, Felipe Butelli, del Gruppo Cristiano Kairos Brazil ha detto che la richiesta di un embargo militare ha il supporto di nomi importanti a livello internazionale, tra i quali i premi Nobel per la Pace Desmond Tutu e Perez Esquivel. Il Brasile non puo’ proseguire nella direzione opposta.

(Nella foto: lo stadio nazionale palestinese di Gaza, distrutto durante l’attacco israeliano del 2012)

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi