Il consiglio di amministrazione di Al-Aqsa mette in guardia dai piani di ebraicizzazione della moschea

Il consiglio di amministrazione di Al-Aqsa mette in guardia dai piani di ebraicizzazione della moschea

Gerusalemme/al-Quds. Il consiglio di amministrazione del complesso di Al-Aqsa ha messo in guardia sui notevoli passi compiuti dall’occupazione israeliana per distruggere la Moschea, condannando l’inerzia internazionale nei confronti delle violazioni israeliane.

In una dichiarazione alla stampa divulgata lunedì, Fakhri Abu Diab, membro del consiglio di amministrazione di al-Aqsa, ha affermato che Israele sta compiendo ulteriori passi verso il cambiamento dello status quo della Moschea.

“L’occupazione israeliana ha effettuato scavi nella moschea di Al-Aqsa per imporre i suoi piani di ebraicizzazione e cancellarne i punti di riferimento islamici”, ha sottolineato Abu Diab.

Da parte sua, shaykh Najeh Bakirat, vice capo dell’amministrazione islamica dell’Awqaf nella Gerusalemme occupata, ha affermato che le ripetute incursioni dei coloni nella moschea di al-Aqsa e le violazioni contro il luogo sacro mirano a prenderne il controllo e a costruirvi un tempio ebraico al suo posto.

Nel frattempo, il ricercatore gerosolimitano, Jamal Amr, ha avvertito del grave pericolo che minaccia la moschea di Al-Aqsa poiché Israele intende attuarvi nuovi piani di ebraicizzazione, aggiungendo che Israele vieta la ristrutturazione e il restauro del luogo sacro.

Lunedì, 133 coloni ebrei estremisti, protetti dalla polizia israeliana, hanno fatto irruzione nella moschea di Al-Aqsa e ne hanno visitato i cortili.

Martedì mattina, decine di coloni hanno preso d’assalto l’area, attraverso la Porta al-Maghariba, sotto la pesante protezione della polizia.

Il dipartimento delle dotazioni islamiche, Awqaf, ha affermato che decine di coloni sono entrati nella moschea e hanno eseguito rituali nell’area di Bab ar-Rahma.

(Fonti: Quds Press e PIC).