Ramallah – PIC e Quds Press. Il prigioniero palestinese Khalil Awawda ha incontrato sua madre e le sue figlie, dopo sei mesi di sciopero della fame per protestare contro la sua detenzione amministrativa.
In un video condiviso sull’account Twitter di PIC, la madre di Awawda è apparsa baciando suo figlio e dicendo: “Resta forte, amore mio. Sei un eroe. Libertà […] Vogliamo la libertà”.
In un altro video, le sue tre figlie sono apparse circondandolo e piangendo.
“Queste sono le mie ragazze, i miei cari. Per loro, per la mia patria, per i miei cari, per il mondo libero, sacrifico il mio corpo. Sacrifico la mia carne e le mie ossa per il bene della libertà e della dignità”, ha detto Awawda nel video.
Sono passati quasi 200 giorni da quando il prigioniero palestinese Khalil Awawda ha iniziato il suo sciopero della fame, per protestare contro la sua detenzione amministrativa a tempo indeterminato in una prigione israeliana, senza accusa né processo.
Ogni giorno che passa, mentre la sua salute peggiora, il 41enne è a rischio imminente di morte.
Nuove foto pubblicate recentemente hanno mostrato il corpo scheletrico di Awawda mentre la sua salute ha raggiunto una fase critica. Ha difficoltà a parlare e non può muoversi senza una sedia a rotelle.
Il 21 giugno 2022, Awawda aveva deciso di sospendere i suoi 111 giorni di sciopero della fame. Tuttavia, dopo che Israele ha rinnegato la promessa di porre fine alla sua detenzione amministrativa, ha ripreso lo sciopero.
Un tribunale israeliano ha recentemente congelato la sua detenzione amministrativa, negando il suo rilascio.
A sua volta, Awawda ha deciso di continuare lo sciopero della fame mentre chiede coraggiosamente il rilascio dalla prigionia illegale.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.