Il GMO chiede alla comunità internazionale di salvare i gazawi dalla fame

Gaza. L’Ufficio stampa governativo (GMO) ha definito “deboli e al di sotto del minimo richiesto” gli sforzi compiuti per alleviare le sofferenze umanitarie dei palestinesi nella Striscia di Gaza, soprattutto nel nord.

Secondo il GMO, una nave carica di aiuti ha preso il largo dal porto cipriota di Larnaca in direzione di Gaza. Tuttavia, il carico di questa nave, che sarà perquisito dall’esercito israeliano, non supera il carico di uno o due camion.

Il viaggio dell’imbarcazione durerà diversi giorni, mentre non si sa ancora dove attraccherà e come gli aiuti a bordo saranno consegnati ai gazawi.

In una dichiarazione rilasciata mercoledì, il direttore del GMO, Salama Maarouf, ha sottolineato la necessità di esercitare pressioni sul regime israeliano affinché permetta ai convogli di aiuti di entrare a Gaza attraverso i valichi terrestri come Rafah e Karam Abu Salem.

Maarouf ha fatto appello alla comunità internazionale affinché unisca i propri sforzi, prima che sia troppo tardi, per salvare coloro che stanno morendo di fame, facendo pressione per l’ingresso di migliaia di camion di aiuti che sono fermi sul lato egiziano del valico di frontiera di Rafah.

I bombardamenti e l’assedio di Israele dal 7 ottobre hanno ridotto drasticamente le forniture vitali a Gaza, lasciando l’intera popolazione di circa 2,2 milioni esposta ad alti livelli di insicurezza alimentare acuta o devastante, secondo la Classificazione Integrata delle Fasi della Sicurezza Alimentare e della Nutrizione (IPC).

Recentemente, gli esperti delle Nazioni Unite per i diritti umani hanno denunciato che “Israele sta distruggendo il sistema alimentare di Gaza e sta usando il cibo come arma contro il popolo palestinese”.

(Fonti: PIC, Quds News, Quds Press).

Traduzione per InfoPal di F.H.L.