Il nuovo governo di Salam Fayyad ha prestato giuramento davanti al presidente Mahmud Abbas.

 

Ramallah – Infopal. Lunedì sera, il nuovo governo di Salam Fayyad, ha prestato giuramento davanti al presidente Mahmud Abbas. Succede al vecchio esecutivo dimessosi il 7 marzo scorso. Né l'attuale né il precedente governo sono emanazione delle elezioni del gennaio 2006, ma rappresentano l'arbitrio della dirigenza di Ramallah.

I 24 ministri, la metà dei quali appartengono a Fatah, hanno giurato davanti al presidente, con mandato scaduto, Mahmud Abbas, nel corso di una cerimonia nella sede presidenziale palestinese, la Muqata, a Ramallah in Cisgiordania.

Dell'esecutivo fanno parte ministri di Fatah, Partito del Popolo, Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina, il Fronte di Lotta Popolare Palestinese, oltre a ministri indipendenti e tecnici. Non sono rappresentati politici di Hamas, il movimento che vince le regolari e democratiche elezioni del gennaio 2006.

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha rifiutato di entrare nell'esecutivo Fayyad a causa del disaccordo tra Fatah e Hamas.

Fayyad ha mantenuto sia la presidenza del Consiglio dei ministri sia il ministero delle Finanze. Anche Riad al-Malki ha tenuto il ministero per gli Affari esteri, mentre il presidente della provincia di Ramallah è stato nominato ministro degli Interni come successore di Abdulrazaq Yahiya.

Fayyad, che si era dimesso a marzo, aveva annunciato il 1° aprile che sarebbe rimasto in carica in attesa del risultato del dialogo tra Fatah e Hamas patrocinato dall’Egitto. Tuttavia, l’ultimo round di colloqui si è concluso lunedì senza registrare alcun progresso. I due movimenti hanno rinviato i colloqui all'inizio di luglio.

La composizione del governo Fayyad:

Salam Fayyad, primo ministro e ministro delle Finanze (Indipendente).
Said Abu Ali, ministro degli Interni (Fatah).
Riad al-Malki, ministro degli Affari esteri (Indipendente, ha mantenuto il suo ministero).
Mohammad Ishteh, ministro dei lavori pubblici e dell'edilizia abitativa (Fatah).
Siham al-Barghouthi, ministro per le donne (Partito Fida).
Magda al-Masri, ministro per gli Affari Sociali (Dflp).
Mahmud al-Habbash, ministro del Waqf (indipendente, ex ministro dell'agricoltura).
Ahmed Majdalani, ministro del lavoro (Fronte di Lotta Popolare Palestinese).

Khulud Diabis, ministro del Turismo (indipendente, ha mantenuto il suo ministero).
Ali al-Jarbawi, ministro della Pianificazione (Indipendente).
Mashhour Abu Duqqa, ministro delle comunicazioni (indipendente, ha mantenuto il suo ministero).
Sa'di Al-Karnaz, ministro dei trasporti (Fatah, era segretario generale del governo).
Basem Khoury, ministro dell'Economia (un uomo d’affare indipendente).

Fathi Abu Mag’li, ministro della sanità (Fatah, ha mantenuto il suo ministero).
Yousef Abu Safiya, ministro dell'ambiente (Fatah).
Jaber al-Daur, ministro della Gioventù e dello Sport (Fatah).
Ismail Duaiq, ministro delle Politiche Agricole.
Maher Ghneim, ministro di Stato (Fatah).

Issa Qaraqe, ministro per gli affari dei detenuti (Fatah).
Lamees al-Alami, ministro dell’istruzione (indipendente, ha mantenuto il suo ministero).
Khaled al-Qawasmi ministro del governo locale (Fatah).
Rabiha Dhiab, ministro per gli affari delle donne (Fatah).
Hassan Abu Lebda, segretario generale del Consiglio dei Ministri con mansione di ministro (Fatah).
Hatem Abdelkader, responsabile per gli affari di Gerusalemme con mansione di ministro (Fatah).

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