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Gaza. Ormai Israele, criminale di guerra, entità condannata dal mondo intero, ha superato ogni linea rossa. Lunedì mattina, le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno effettuato un violento attacco contro l’ospedale Al-Shifa, nella città di Gaza, tra intensi colpi di arma da fuoco da parte di carri armati, droni e soldati.
Le IOF hanno effettuato più di 40 attacchi contro il complesso medico.
Il ministero della Salute di Gaza ha affermato che un incendio è scoppiato all’ingresso del complesso, provocando casi di soffocamento tra le donne e i bambini sfollati in ospedale.
La comunicazione è stata interrotta e le persone sono rimaste intrappolate all’interno dell’ambulatorio e del pronto soccorso di uno degli edifici.
“Ci sono vittime, tra cui morti e feriti, ed è impossibile salvare qualcuno a causa dell’intensità del fuoco e del fatto che viene preso di mira chiunque si avvicini alle finestre”, ha detto il ministero, accusando le forze israeliane di aver commesso “un altro crimine contro le istituzioni sanitarie”.
Il ministero ha lanciato un appello all’ONU e alle sue istituzioni affinché impediscano all’esercito israeliano di commettere un nuovo massacro contro i civili e il personale medico all’interno della struttura.
Carri armati e veicoli blindati israeliani hanno preso d’assalto, sotto pesanti bombardamenti e colpi di arma da fuoco, le aree occidentali della città di Gaza e hanno circondato l’ospedale Al-Shifa, che ospita migliaia di civili sfollati, malati e feriti, e ha attaccato alcuni dei suoi edifici con una raffica di proiettili.
All’interno del complesso si sono udite violente esplosioni.
Sono presenti più di 30.000 sfollati e 5.000 feriti, le cui vite sono in pericolo. 150 persone prese in ostaggio.
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“Lo giuro su Dio, ho paura. Non ce la faccio più. Per favore”, grida un bambino palestinese terrorizzato fuggendo dall’area dell’ospedale Al-Shifa, mentre i carri armati e gli attacchi aerei israeliani prendono di mira gli edifici dell’ospedale, costringendo tutti i residenti a evacuare.
(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).
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