Tubas – WAFA. Secondo un attivista, l’esercito israeliano ha danneggiato un ampio tratto di terreno agricolo ed un acquedotto durante le esercitazioni nel Sahel al-Qa’oun, ad est della città di Tubas, nella Valle del Giordano settentrionale.
Mutaz Bisharat, che controlla le attività delle colonie israeliane nel governatorato di Tubas, ha affermato che l’esercito israeliano ha condotto esercitazioni con carri armati e altri materiali nell’area, situata vicino alla cittadina di Bardala, per il terzo giorno consecutivo, provocando una sostanziale distruzione di un grande tratto di terreno agricolo coltivato con cipolla e aglio, oltre ad un condotto idrico di 250 metri utilizzato per l’irrigazione.
La Valle, che è una fertile striscia di terra che corre a ovest, lungo il fiume Giordano, ospita circa 65 mila palestinesi e costituisce circa il 30% della Cisgiordania.
Dal 1967, quando l’esercito israeliano occupò la Cisgiordania, Israele ha trasferito almeno 11 mila dei suoi cittadini ebrei nella Valle del Giordano. Alcune delle colonie in cui vivono sono state costruite quasi interamente su terra privata palestinese.
L’esercito israeliano ha anche designato circa il 46% della Valle del Giordano come zona militare chiusa, dall’inizio dell’occupazione nel giugno 1967, e ha usato il pretesto delle esercitazioni militari per sfollare con la forza le famiglie palestinesi che vi risiedono, come parte di una politica di pulizia etnica e soffocamento dello sviluppo palestinese nell’area.
Circa 6.200 palestinesi vivono in 38 comunità, situate in luoghi destinati all’uso militare, e hanno dovuto ottenere il permesso dalle autorità israeliane per entrare e vivere nelle loro terre.
In violazione del diritto internazionale, l’esercito israeliano non solo sfolla temporaneamente e regolarmente le comunità, ma confisca anche i loro terreni agricoli, oltre a demolire le loro case e le infrastrutture.
Oltre allo sfollamento temporaneo, le famiglie palestinesi devono affrontare innumerevoli restrizioni di accesso a risorse e servizi. Nel frattempo, Israele sfrutta le risorse della zona e genera profitti, destinando generosi appezzamenti di terra e risorse idriche a beneficio dei coloni.
I politici israeliani hanno chiarito in diverse occasioni che la Valle del Giordano, area altamente strategica, rimarrà sotto il loro controllo in ogni evenienza.