Israele pianifica la distruzione di una riserva naturale con 30 mila alberi

Tubas – MEMO e WAFA. Funzionari israeliani hanno notificato al consiglio comunale di Khirbet A’tuf un piano per smantellare una riserva naturale di 400 acri e sradicare 30 mila alberi a sud-ovest di Tubas, nella Cisgiordania occupata.

Moataz Bisharat, incaricato di monitorare le attività coloniali nella Valle del Giordano, ha dichiarato a WAFA che la notifica, datata 6 ottobre, è stata lasciata all’interno della riserva ed è stata trovata solo lunedì 17.

Il documento suggerisce che le autorità sioniste non avevano intenzione di allertare efficacemente i palestinesi locali sul loro piano, in modo da presentarsi con trattori e soldati armati per espropriare e distruggere la riserva.

Secondo Abdullah Bsharat, capo del consiglio comunale, gli alberi presi di mira da Israele sono stati piantati dal governo locale e dal ministero dell’Agricoltura dell’Autorità palestinese (ANP), con fondi raccolti da donatori internazionali.

La Valle del Giordano è una striscia di terra fertile che corre lungo le rive del fiume omonimo. Nella regione risiedono circa 65 mila autoctoni palestinesi e comprende circa il 30% della Cisgiordania occupata. Quasi il 90% della Cisgiordania – compresa la Valle del Giordano – è designata come “Area C” dagli Accordi di Oslo, che prevedono il pieno controllo amministrativo e militare israeliano.

I soldati israeliani spesso sparano agli agricoltori locali e distruggono le terre, causando considerevoli danni ai raccolti ed impedendo il sostentamento dei residenti indigeni. L’occupazione spruzza anche pesticidi per distruggere i raccolti e sfollare le famiglie.

Israele ha occupato la Cisgiordania, la Striscia di Gaza e Gerusalemme nel 1967. Da allora, le violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale sono all’ordine del giorno.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.