Israele prende di mira le sedi della Mezzaluna Rossa palestinese a Gaza

Gaza – MEMO. Le sedi della Società della Mezzaluna Rossa Palestinese nella Striscia di Gaza sono state danneggiate a causa degli incessanti bombardamenti dell’esercito israeliano.

I danni maggiori sono stati causati alla sede della società nel quartiere di Tal al-Hawa, nella città di Gaza, e nel quartiere di al-Amal, nella città di Khan Yunis, secondo quanto riferito da testimoni oculari ad Anadolu.

L’esercito israeliano ha preso di mira anche i veicoli del gruppo di aiuti umanitari, come ha riferito un corrispondente di Anadolu.

Anche l’ospedale al-Quds della Società, a Tal al-Hawa, è stato danneggiato in modo significativo a causa dei carri armati israeliani.

“L’esercito israeliano ha deliberatamente preso di mira la sede e i veicoli della Società per metterli fuori servizio”, ha dichiarato il portavoce della Mezzaluna Rossa Raed al-Nims.

“Gli attacchi israeliani più gravi contro la società sono stati quelli nel nord di Gaza, che hanno causato una crisi sanitaria e umanitaria, soprattutto dopo che gli ospedali e i centri medici sono andati fuori servizio”, ha aggiunto.

Nims ha detto che solo un centro medico affiliato alla società è ora operativo nel nord di Gaza per fornire servizi di primo soccorso.

Ha aggiunto che Israele ha tagliato le forniture mediche, di soccorso e alimentari alla Striscia di Gaza settentrionale, aggravando la situazione umanitaria per centinaia di migliaia di palestinesi che vivono lì.

“L’esercito israeliano sta ancora assediando l’ospedale al-Amal della società, a ovest di Khan Yunis, da tutti i lati, privando i palestinesi che vi si rifugiano di cibo, acqua, forniture mediche, bisogni primari e ossigeno”.

“L’ospedale ospita più di 200 pazienti, personale medico e amministrativo”, ha aggiunto il portavoce.

Il 7 febbraio, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) ha riferito di un’allarmante diffusione di malattie dovute alla mancanza di servizi igienici e di acqua pulita.

I recenti risultati degli screening sulla malnutrizione condotti dalle organizzazioni partner indicano un aumento significativo del tasso complessivo di malnutrizione acuta tra i bambini.

La malnutrizione acuta complessiva nella Striscia di Gaza ha raggiunto il 16,2%, un tasso che supera la soglia critica fissata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità al 15%.

Nonostante la sentenza provvisoria della Corte internazionale di giustizia, Israele continua il suo assalto alla Striscia di Gaza, dove dal 7 ottobre sono stati uccisi almeno 27.947 palestinesi, soprattutto donne e bambini, e feriti 67.459, secondo le autorità sanitarie palestinesi.

Secondo le Nazioni Unite, l’offensiva israeliana ha lasciato l’85% della popolazione di Gaza sfollata all’interno del Paese, in una situazione di grave carenza di cibo, acqua potabile e medicinali, mentre il 60% delle infrastrutture dell’enclave è stato danneggiato o distrutto.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.