La nave libica stretta dalla Marina israeliana in acque internazionali: notizie confuse ma confermata la determinazione dei passeggeri a proseguire verso la Striscia di Gaza

Gaza – Pal-Info. In un comunicato stampa di poche ore fa, il direttore esecutivo della Fondazione Gheddafi fa sapere che le navi da guerra israeliane che hanno accerchiato la nave libica 'Amal' sono otto. 

Altri particolari emergono in ambiente israeliano: ieri notte si è tenuta una riunione straordinaria con il premier Netanyahu nella quale si è confermato l'assenso ad usare il pugno duro contro questa missione. 

Alcune fonti affermano che la nave si sia fermata per un'avaria al motore ma, è comprensibile che vi sia confusione di notizie su un evento in corso e 'oscurato'. 

Si ricorda che la nave umanitaria in rotta per Gaza non ha più la possibilità di comunicare sin dal momento in cui la Marina israeliana ha cominciato ad intercettarla, nella notte. 

Il direttore, Yousef Sawan, ribadisce le affermazioni di ieri secondo le quali i passeggeri a bordo di Amal siano determinati a raggiungere Gaza e a non deviare la rotta verso Ashdod o al-'Arish, i due porti rispettivamente, israeliano ed egiziano. 

In queste ore, il Presidente del Comitato popolare per rompere l'assedio su Gaza, Jamal al-Khudari è impegnato in un'intensa attività di comunicazione con organizzazioni e rappresentanti della comunità internazionale e puntualizza: “Qualunque cosa accada, la responsabilità penale – ancora una volta – ricadrà su Israele”.    

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