La soluzione “pronta” di un politico sionista filo-nazista: ripulire etnicamente la Striscia di Gaza

A cura di L.P. Di Moshe Feiglin, ammiratore di Hitler e numero due di Netanyahu nel Likud, ad agosto 2020 diceva di avere la soluzione pronta.
Una soluzione finale: concentrare e sterminare.
Quella che riportiamo di seguito è la lettera spedita a Netanyahu e resa pubblica da lui stesso su FB. Feiglin è vice-presidente del parlamento, la Knesset, e membro del “Comitato per gli affari esteri e della Difesa”,  ma anche leader di “Manhigut Yehudit (Supremazia ebrea, oppure leadership ebraica).
Ecco la dichiarazione di Feiglin su Facebook, l’1 agosto 2014.
STERMINARE GAZA SUBITO.
Al primo ministro Benjamin Netanyahu.
Signor Primo Ministro.
Abbiamo appena sentito che Hamas ha usato la tregua per rapire un ufficiale. Risulta che questa operazione non è considerata sopra qualsiasi altra.
I fallimenti di questa operazione erano inerenti ad esso fin dall’inizio, perché:
a) Non ha adeguato e chiaro obiettivo;
b) non esiste un quadro morale adeguato a sostenere i nostri soldati.
-Quello che ora è necessario è che noi interiorizziamo che il patto di Oslo è finito, che questo è il nostro paese – il nostro paese in esclusiva, tra cui Gaza.
-Non ci sono due stati, e non ci sono due popoli. C’è un solo Stato per un popolo.
-Dopo aver interiorizzato questo, quello che serve è una revisione profonda e completa strategica, in termini di definizione del nemico, dei compiti operativi, degli obiettivi strategici, e, naturalmente, di adeguate etica di una guerra necessaria.
(1) Definizione del nemico:
Il nemico strategico è estremista dell’Islam arabo in tutte le sue varietà, dall’Iran a Gaza, che cerca di annientare Israele nella sua interezza. Il nemico immediato è Hamas. (Non le gallerie, non i razzi, ma Hamas.)
(2) Definizione dei compiti.
Conquista di tutta la Striscia di Gaza, e annientamento di tutte le forze combattenti e dei loro sostenitori.
(3) Definire l’obiettivo strategico:
Per trasformare Gaza in Jaffa, una città israeliana fiorente, con un numero minimo di civili ostili.
(4) Definizione di etica di guerra: “Guai al malfattore, e guai al suo vicino”.
-Alla luce di questi quattro punti, Israele deve effettuare le seguenti operazioni:
a) L’ IDF [esercito israeliano] designa alcune aree aperte al confine del Sinai, adiacente al mare, in cui la popolazione civile sarà concentrata, lontano dai centri abitati che vengono utilizzati per i lanci e i bombardamenti.
-In queste aree, saranno stabiliti accampamenti di tende, come rilevanti destinazioni di emigrazione.
-La fornitura di energia elettrica e acqua per le zone già popolate verrà disconnessa.
b) Le aree precedentemente popolate saranno distrutte con la massima potenza di fuoco. L’intera infrastruttura civile e militare di Hamas, i suoi mezzi di comunicazione e di logistica, saranno distrutti del tutto, fino alle loro fondamenta.
c) L’IDF dividerà la Striscia di Gaza lateralmente e trasversalmente, creando dei corridoi, occupando posizioni di comando, e sterminando nidi di resistenza, nella sua totalità.
d) Israele avvierà la ricerca di destinazioni di emigrazione e contingenti per i profughi di Gaza. A coloro che desiderano emigrare sarà dato un generoso pacchetto di supporto economico, ed essi arriveranno in paesi beneficiari con notevoli capacità economiche.
e) Coloro che insistono sul soggiorno, se possono dimostrare di non avere alcuna affiliazione con Hamas, saranno tenuti a sottoscrivere pubblicamente una dichiarazione di fedeltà a Israele, e ricevere una carta d’identità blu simile a quella degli arabi di Gerusalemme est.
f) Quando il combattimento finirà, la legge israeliana sarà estesa all’intera Striscia di Gaza, gli abitanti sfrattati dal Gush Katif saranno invitati a tornare ai loro insediamenti, e la città di Gaza e dei suoi sobborghi sarà ricostruita come una vera città israeliana turistica e commerciale.
Signor Primo Ministro,
-Questa è l’unica ora fatidica della decisione nella storia dello Stato di -Israele.
-Tutte le metastasi del nostro nemico, da Iran e Hezbollah attraverso ISIS e la Fratellanza Musulmana, si fregano le mani allegramente e si preparano per il prossimo turno.
-Io avverto che qualsiasi risultato che è meno di quello che ho definito qui significa incoraggiare la continua offensiva contro Israele. Solo quando Hezbollah capirà come abbiamo agito contro Hamas nel sud, si asterrà dal lanciare i suoi 100.000 missili da nord.
-Chiedo a te di adottare la strategia qui proposta.
-Non ho alcun dubbio che l’intero popolo di Israele si leverà in piedi in accordo con la sua stragrande maggioranza, con me – se solo tu lo adotterai.
Con alti saluti, rispettosamente,
Moshe משה פייגלין