L’ANP lancia l’allarme su guerra religiosa causata dai crimini israeliani

New York – MEMO. L’inviato permanente dell’Autorità Palestinese (ANP) presso le Nazioni Unite, Riyadh Mansour, mercoledì ha lanciato l’allarme su una guerra religiosa in Medio Oriente, causata dai “continui crimini israeliani contro i palestinesi”.

Durante un incontro tenutosi nella sede dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Mansour ha affermato: “È giunto il momento di porre fine alle sofferenze del popolo palestinese e all’occupazione israeliana.

“I palestinesi non cercano altro che ciò che il diritto internazionale garantisce loro, ma non accetteranno meno di questo. Nessuna potenza al mondo potrà impedire loro di raggiungere questo obiettivo.

“I palestinesi hanno subito le conseguenze dell’oppressione e della privazione per decenni; tuttavia, non hanno mai perso la speranza e l’aspirazione a vivere liberamente nella loro terra, senza discriminazioni o bisogno di nessuno”.

L’inviato dell’ANP alle Nazioni Unite ha avvertito delle conseguenze dell’assenza di soluzioni politiche e dell’incapacità di ritenere Israele responsabile per i “crimini di guerra che commette ogni giorno”.

L’insistenza di Israele nell’ignorare “il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi, l’aumento delle sue ostilità contro l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) e la persistenza nel mantenimento delle sue politiche di Apartheid minacciano la pace e la sicurezza internazionali”.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.