Le famiglie dei palestinesi uccisi durante gli scontri con Fatah chiedono al governo Haniyah di punire gli assassini.

GazaInfopal

I famigliari dei tre civili uccisi nella provincia di Khan Yunes, a sud della Striscia di Gaza, hanno tenuto una conferenza stampa congiunta davanti all’ospedale Naser a Khan Yunes, nella quale hanno chiesto al governo palestinese di “colpire con mano di ferro gli assassini appartenenti al movimento Fatah”.

Applicare la legge

Il padre di Asfur, una delle vittime, ha personalmente invitato il capo del governo ad applicare la legge palestinese contro gli assassini e a colpire duramente coloro che “giocano con la vita dei cittadini”.

Il figlio di Shaikh Abu Taha, la seconda vittima, ha confermato che suo padre era dentro la moschea di ar-Rahma a seguire una lezione (il maestro era uno dei capi di Hamas), interrotta a causa di disturbi intenzionali da parte di alcuni membri di Fatah, che facevano scoppiare dei petardi. All’uscita dei fedeli, uomini armati di Fatah hanno sparato e ucciso Abu Taha.

Lo zio di Abu al-Waqa ha raccontato che suo nipote stava uscendo dalla moschea insieme al nonno, quando il primo è stato colpito da un frammento delle bombe lanciate da uomini armati di Fatah. Il piccolo è morto all’istante, mentre il nonno è attualmente ricoverato in ospedale.

Durante la conferenza, Haniyah ha contattato le famiglie per fare le condoglianze, assicurando che il governo intende prendere provvedimenti secondo la legge. 

Il gruppo parlamentare di Hamas

Da parte sua, il portavoce del gruppo parlamentare di Hamas, dott. Salah al-Bardawil, ha dichiarato: “Il movimento di Fatah ha davanti a sé due scelte: stare dalla parte del progetto nazionale oppure dichiararsi contro, scegliendo il denaro di Annapolis e Parigi, scartando l’arma della Resistenza e affidandosi alle decisioni di Salaam Fayyad, al-Maliki ed altri”. E ha aggiunto: “Fatah non può seguire entrambe le scelte, mettendo un piede a Tel Aviv e uno in Palestina”, accusando la dirigenza di Fatah di aver provocato i sanguinosi incidenti di lunedì.

Al-Bardawil ha infatti affermato che il movimento di Fatah è uno solo in tutti i Territori Palestinesi, e per questo deve assumersi la responsabilità, oltre che degli incidenti di Gaza, di quanto sta accadendo ai membri di Hamas in Cisgiordania.

Ha infine espresso il proprio completo rifiuto nei confronti di “qualsiasi pratica punitiva o illegale contro le associazioni”, chiedendo anche al governo palestinese di assumersi le proprie responsabilità e di lavorare seriamente per scoprire i responsabili e presentarli alla giustizia.

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