Le Nazioni Unite chiedono sostegno per la salute mentale dei bambini colpiti dalla guerra a Gaza

Gaza. Giovedì un comitato delle Nazioni Unite ha lanciato un appello per un “massiccio sostegno psicosociale” ai bambini traumatizzati dalla violenza a Gaza, nella Cisgiordania occupata e in Israele e ha detto che avrebbe analizzato il trattamento dei bambini da parte di Israele entro la fine dell’anno, riferisce Reuters.

Secondo le autorità di Gaza, bambini e donne costituiscono la maggior parte delle oltre 28.000 persone uccise durante l’offensiva israeliana scatenata il 7 ottobre scorso.

“I diritti dei bambini che vivono sotto il controllo effettivo dello Stato di Israele vengono gravemente violati a un livello che raramente si è visto nella storia recente”, ha affermato Ann Skelton, presidente del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia (CRC).

“Chiediamo un massiccio sostegno psicosociale per i bambini e le famiglie per alleviare l’impatto traumatico e di lunga durata della guerra, compresi i bambini israeliani che sono stati vittime o testimoni degli attacchi (del 7 ottobre) e coloro i cui familiari sono stati presi in ostaggio”, ha detto in una conferenza stampa.

L’UNICEF ha affermato, la settimana scorsa, che si ritiene che quasi tutti i bambini di Gaza necessitino di supporto per la salute mentale.

Skelton ha affermato che il Comitato “si rammarica profondamente” del fatto che Israele abbia rinviato la sua partecipazione al dialogo programmato sulle questioni relative all’infanzia e che ora sia previsto per settembre.

Skelton ha anche espresso preoccupazione per i bambini che vivono nella Cisgiordania occupata, che “stanno affrontando arresti arbitrari, esecuzioni extragiudiziali e violenze commesse dalle forze di occupazione e dai coloni”.

L’esercito israeliano ha affermato di operare contro presunti militanti in Cisgiordania.

La Cisgiordania aveva già sperimentato i più alti livelli di disordini degli ultimi decenni durante i mesi precedenti l’assalto contro Israele del 7 ottobre, ma gli scontri sono aumentati bruscamente in seguito all’invasione di terra israeliana di Gaza.

(Fonte: MEMO).

Traduzione per InfoPal di Chiara Parisi