L’inverno nelle prigioni israeliane, un altro tipo di tortura

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PIC. I prigionieri palestinesi si stanno preparando per atti di protesta contro le estorsioni da parte della gestione delle carceri israeliane per quanto riguarda le loro esigenze di abiti invernali e coperte, in particolare per le previsioni che prevedono un inverno molto freddo.

Muhammad al-Masri, un prigioniero nel carcere di Megiddo, ha raccontato al corrispondente di PIC che l’amministrazione penitenziaria ha comunicato loro che farsi mandare abiti invernali e coperte dall’esterno del carcere è vietato; di conseguenza; i prigionieri sono molto irritati e hanno minacciato di intensificare le loro proteste.

Ha aggiunto che l’amministrazione penitenziaria, da un lato sta ricattando i prigionieri, dall’altro sta facendo “business”. Ha spiegato che l’amministrazione penitenziaria ha vietato di portare vestiti e coperte da fuori, ma ha permesso loro di acquistarli dal magazzino del carcere.

Il sovraffollamento di Ofer e la crisi dell’inverno

Il problema nelle altre carceri non è migliore che a  Megiddo, ma il problema nella prigione di Ofer è ancora peggio in termini di capacità di soddisfare le esigenze invernali.

I prigionieri hanno riferito al nostro corrispondente che hanno i rifornimenti invernali dello scorso inverno, e quando arriva un nuovo prigioniero, provvedono alle sue esigenze fino a quando non riesce a ottenerne di suoi, ma quest’anno la situazione è diversa.

Il prigioniero Ahmad ha dichiarato al nostro corrispondente: “Quest’estate sono stati effettuati molti arresti di massa a seguito dell’operazione a al-Khalil (Hebron), la guerra a Gaza e le ripercussioni di eventi, che porta ad un enorme aumento del numero di detenuti nella prigione di Ofer, e a un soffocante sovraffollamento nelle sue diverse sezioni. E ha aggiunto: “Con l’inizio dell’inverno, e il persistente rifiuto di consentire l’accesso delle richieste dei detenuti attraverso le loro famiglie e le istituzioni competenti, la crisi porterà a effetti negativi”.

 Le malattie si stanno diffondendo

L’avvocato per i diritti umani, Muhammad Kamnaji, ha sottolineato che, secondo le convenzioni internazionali, le autorità di occupazione israeliane hanno l’obbligo di fornire ai prigionieri quanto necessitino, gratuitamente, compreso il permesso alle loro famiglie di portare loro ciò di cui hanno bisogno. E ha aggiunto: “Le malattie invernali si diffondono all’interno delle carceri a grandi livelli, e le forze israeliane devono essere ritenute responsabili in quanto non si conformano alle norme internazionali sul trattamento dei prigionieri.

“Molte patologie invernali, come reumatismi, artriti, mal di schiena, malattie respiratorie, in particolare l’influenza e il raffreddore, mal di gola, oltre a malattie della pelle sono molto diffuse e, a causa di un pessimo trattamento, possono diventare croniche”. E ha affermato che impedire il rifornimento di abiti invernali e coperte è un crimine contro l’umanità.

Traduzione di Edy Meroli