L’occupazione israeliana isola quartieri e dispiega centinaia di soldati a Gerusalemme

Gerusalemme Qudsn.ps. Sin dalla tarda mattinata di oggi, le forze d’occupazione israeliane hanno dato il via all’attuazione di una serie di provvedimenti deliberati dal consiglio dei ministri ristretto del governo israeliano in materia di affari politici e sicurezza.

Tra i principali, il dispiegamento di centinaia di soldati a Gerusalemme e la creazione di posti di blocco all’ingresso dei quartieri palestinesi, così trasformati in una caserma militare.

La commissione Esteri e Sicurezza della Knesset ha oggi approvato la proposta del ministro dell’Esercito israeliano, Moshe Ya’alon, di mobilitare 1400 riserve, comprese le forze poste a guardia dei confini. La radio israeliana ha ricordato che tale provvedimento si aggiunge alla mobilitazione, avvenuta negli scorsi giorni, di altri 850 soldati. Secondo la radio, il provvedimento ha l’obbiettivo di incrementare il concentramento e il dispiegamento di polizia e guardie di confine a Gerusalemme e nelle città dell’interno, oltre che in Gisgiordania, nel tentativo di proibire le azioni di guerriglia palestinesi portate avanti dai giovani in risposta ai provvedimenti e agli attacchi israeliani alla moschea di al-Aqsa. La decisione del governo israeliano intende ancor più sostenere le forze dispiegate nelle città palestinesi occupate nel 1948.

L’esercito israeliano si era rifiutato d’imporre un cordone di sicurezza su Gerusalemme e Cisgiordania pensando che ciò avrebbe potuto far alzare il livello della tensione e provocare un riversamento in strada dei palestinesi. La radio israeliana ha riportato fonti dell’esercito affermando: “è interesse d’Israele isolare la Striscia di Gaza ed altre zone tagliandole fuori dagli eventi che accadono attorno.”

Sin dalle prime ore del mattino, dunque, le forze d’occupazione hanno deciso di isolare numerosi quartieri di Gerusalemme proibendo ai residenti di accedervi o di uscire da essi.

Traduzione di Michele Di Carlo