Manifestazioni non violente in Cisgiordania: la repressione delle forze d'occupazione israeliane

Cisgiordania – Imemc. Ieri pomeriggio, 10 settembre, un'altra manifestazione pacifica è stata organizzata nel villaggio di Bil'in, ad ovest di Ramallah.

Attivisti locali (palestinesi ed israeliani) e internazionali hanno preso parte alla protesta contro la costruzione del Muro di Apartheid, la confisca di terre palestinesi, i continui arresti indiscriminati di cittadini palestinesi e gli attacchi contro i gerosolimitani, contro le illegali colonie israeliane e per rimuovere l'assedio contro la Striscia di Gaza.

Proiettili, bombe stordenti e bombe gas sono state lanciate sulla folla non violenta dai militari israeliani.

Mohammed Ahmed Hammad, palestinese di 19 anni, è stato ferito alla schiena, a decine sono rimasti soffocati ai gas lacrimogeni.

Nel frattempo giungeva il rapporto di condanna di Human Rights Watch (Hrw) per l'illegale arresto di 'Abdallah Abu Rahme, organizzatore delle manifestazioni non violente contro il Muro di Apartheid.

Hrw ha condannato la repressione israeliana del diritto dei palestinesi a protestare pacificamente e a esprimere la propria opinione.

Il Comitato popolare di Bil'in contro il Muro e le colonie israeliane ha accolto con entusiasmo il rapporto di Hrw.

Altre manifestazioni si sono organizzate nel villaggio di Nabi Saleh (Ramallah).

La marcia si è diretta fino ad un ingresso del villaggio, in un'area confiscata da Israele e in direzione di una torretta militare.

Tra le altre cose, a Nabi Saleh i manifestanti hanno inneggiato all'unità palestinese in sostegno della resistenza popolare.

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