Messico e Cile si uniscono al Sud Africa nella denuncia alla CPI per investigare i crimini di guerra israeliani a Gaza

Gerusalemme/Al-Quds – Quds News. Con un’importante mossa diplomatica, il Messico e il Cile hanno aggiunto la loro voce al crescente coro di richieste per un’indagine della Corte Penale Internazionale (CPI) sui crimini di guerra israeliani durante la guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre dello scorso anno.

Il ministero degli Affari esteri messicano ha espresso in un comunicato stampa la sua profonda preoccupazione per la recente ondata di crimini di guerra israeliani a Gaza, in particolare contro obiettivi civili. Citando gli articoli 13 (a) e 14 dello Statuto della Corte penale internazionale, il Messico ha invocato la giurisdizione della Corte per indagare su potenziali crimini commessi durante il periodo specificato.

Sottolineando il suo impegno nei confronti della Corte penale internazionale come piattaforma cruciale per determinare la responsabilità penale internazionale, il Messico intende affrontare le gravi implicazioni della situazione su scala internazionale.

Il governo messicano sta seguendo da vicino la causa intentata dal Sud Africa presso la Corte internazionale di giustizia, dove sono state presentate accuse di “genocidio” contro Israele. La causa accusa Israele di aver perpetrato una catastrofe umanitaria a Gaza, provocando decine di migliaia di vittime durante i 105 giorni di aggressione.

La CPI aveva annunciato in precedenza di aver ricevuto richieste da cinque Paesi, tra cui Sud Africa, Bangladesh, Bolivia, Comore e Gibuti, che sollecitavano un’indagine sui presunti crimini di guerra commessi da Israele a Gaza e in Cisgiordania.

Il Procuratore della CPI, Karim Khan, ha confermato la ricezione di tali richieste il 17 novembre dello scorso anno, segnando un momento cruciale nella ricerca di giustizia per le vittime della guerra genocida israeliana in corso.