Betlemme – Ma’an. Lunedì 3 febbraio, migliaia di persone hanno preso parte al funerale di due palestinesi, i cui resti erano stati restituiti da Israele il giorno precedente.
Domenica, i parenti si sono trovati al checkpoint di Tarqumia, a sud-ovest di Hebron, per ricevere i resti di Ayat al-Akhras, del campo profughi di Duheisha, e di Daoud Abu Swayy, del villaggio di Artas.
Al-Akhras, 18 anni, morì nel 2002, dopo aver azionato una cintura esplosiva fuori da un supermercato a Gerusalemme ovest, uccidendo, oltre se stessa, la diciassettenne Rachel Levy e una guardia.
Abu Swayy, 46 anni, è morto dopo aver detonato una cintura esplosiva, sempre a Gerusalemme ovest, fuori dall’hotel David Citadel. Tre persone rimasero ferite a seguito dell’esplosione.
La processione funebre è iniziata all’ospedale governativo di Beit Jala, e i partecipanti hanno marciato fino al campo profughi di Duheisha, prima di arrivare al villaggio di Artas.
Entrambe le salme sono state sepolte nel cimitero al-Shuhada, a Artas.
Il padre di al-Akhras ha dichiarato a Ma’an che il grande numero di persone al funerale prova che essi hanno vinto.
“Li abbiamo battuti con le nostre parole e la nostra pazienza”, ha detto.
L’attacco di al-Akhras del 2002 ricevette un’attenzione diffusa e produsse altri atti di auto-immolazione femminile.