Ramallah – InfoPal. Diversi appelli sono pervenuti dal ministero per gli Affari dei Prigionieri a sostegno dell’iniziativa avviata oggi dai detenuti e prigionieri palestinesi nella Giornata del prigioniero palestinese.
Nell’ultimo comunicato si legge:
La pratica degli arresti – per portata e tipologia – è un fenomeno israeliano, ed è parte integrale della ‘cultura’ sionista che si riscontra in ogni apparato che regola la vita della cittadinanza.
Umiliazione e vendetta è quanto guida gli esecutori materiali degli arresti, maltrattamenti e tortura sono una forma perversa messa in atto da tutti gli ufficiali, giovani soldati di Israele, contro cittadini ordinari, rappresentanti politici, anziani, donne e bambini palestinesi. La cittadinanza palestinese subisce restare inerme le quotidiane incursioni che si concludono con arresti di massa.
Nonostante ciò, la resistenza palestinese si rinforza di fronte a tale politica preordinata di Israele, lo attraverso molteplici moldelli di lotta, tra i quali gli scioperi del Movimento dei prigionieri. Scioperi della fame e boicottaggi dichiarati delle pronunce delle corti militari israeliane, in gran parte contro le detenzioni amministrative.
E’ fuor dubbio che la repressione israeliana nelle prigioni dell’occupazione abbia prodotto delle conseguenze; un deteriormento sostanziale dell’esistenza dei detenuti, la situazione è sempre potenzialmente esplosiva e non poteva non esistere una giornata ad hoc per onorare i nostri detenuti.