Muhammad al-Kurd: “Chiediamo un cambiamento radicale dei media per mettere fine alle menzogne sioniste’’

Quds Press. Muhammad al-Kurd ha dichiarato che la sua nomina e quella di sua sorella Mona da parte del Time magazine come due tra le “100 persone più influenti al mondo dell’anno 2021” può essere un fattore importante per rendere centrale la causa palestinese rispetto all’opinione pubblica mondiale.

Tuttavia, in un comunicato pubblicato tramite un post su Twitter, commentando la scelta della rivista americana, ha affermato che “la creazione di simboli, che riducono ad un solo volto la lotta di un intero popolo, non basta per sostenere i palestinesi”.

Ha aggiunto che “ciò che stiamo chiedendo è un cambiamento tangibile e radicale del sistema dei media (compreso il Time), per mettere fine alle distorsioni e alle menzogne sioniste”.

Ha infine sottolineato che “la nuova fase che sta vivendo il nostro popolo è il prodotto dell’organizzazione e della lotta complessiva di centinaia di migliaia di palestinesi”, aggiungendo che “la nostra lotta contro il sistema colonialista, che dura ormai da 70 anni, non ha mai avuto un riconoscimento internazionale”.

La rivista americana Time ha nominato i gemelli di 23 anni Mona e Muhammad al-Kurd tra le 100 persone più influenti al mondo per l’anno 2021, insieme a celebrità, attori e politici di tutto il mondo.

L’articolo del Time riguardante Mona e Muhammad al-Kurd afferma che i due fratelli, attraverso post online e apparizioni sui media, hanno fornito al mondo una finestra che si affaccia direttamente su Gerusalemme Est, mostrando il vero volto dell’occupazione e contribuendo a stimolare un cambiamento di prospettiva a livello internazionale rispetto alla questione palestinese.

È anche riportato che “per più di un decennio, la famiglia al-Kurd, insieme agli altri palestinesi che abitano a Shaykh Jarrah, ha lottato contro la minaccia permanente, per opera dei coloni sionisti, di essere sfrattati a forza dalle proprie case”.

A Maggio le tensioni si sono estese da Shaykh Jarrah fino alla Città Vecchia di Gerusalemme, dove le forze israeliane hanno attaccato i fedeli alla moschea di al-Aqsa, con Hamas che da Gaza ha risposto lanciando razzi contro Israele.

Mona e Muhammad, che quest’estate sono stati detenuti temporaneamente dalle autorità israeliane, hanno sfidato la narrazione distorta riguardante la resistenza palestinese attraverso post e interviste diventate virali, dimostrando che la violenza non sia originata prevalentemente dai palestinesi.

Secondo il Time, i fratelli al-Kurd sono da considerare delle personalità carismatiche e audaci, avendo dato voce a tutti coloro che rischiavano di perdere la propria casa a Shaykh Jarrah.

Muhammad e Mona hanno contribuito a ispirare i palestinesi della diaspora a rinnovare le proteste contro Israele, e negli Stati Uniti, da tempo il più grande alleato degli israeliani, i sondaggi mostrano un crescente sostegno dell’opinione pubblica nei confronti della causa palestinese.

Da quando avevano 12 anni, i due gemelli documentano i soprusi dei coloni israeliani, che tentano di impossessarsi con la forza delle case di Shaykh Jarrah, e all’inizio di giugno la polizia li ha arrestati con l’accusa di commettere atti che turbano la quiete e l’ordine pubblico, salvo poi rilasciarli dopo una vasta campagna di solidarietà nei loro confronti sviluppatasi all’interno e all’ esterno dei Territori Palestinesi Occupati.

Traduzione per InfoPal di G.B.