Nablus, Israele anticipa la visita di Kerry sequestrando terreni palestinesi

Nablus-Ma’an. Mercoledì 26 giugno, Ghassan Daghlas, responsabile del dipartimento dell’Anp per il monitoraggio delle colonie in Cisgiordania, ha reso noto che il governo israeliano ha deciso di confiscare 379 dunum di terra (1dunum=1000mq) dal villaggio di Kafr Qalil, a sud di Nablus, con il pretesto di “impedire azioni di terrorismo”.

Daghlas ha spiegato che la decisione è stata presa dal comandante militare della forze di occupazione, Nitzan Allof, e ha riguardato le proprietà di diverse famiglie palestinesi, situate a ridosso dell’insediamento di Har Bracha.

Dal canto suo, il sindaco di Nablus, Jibreen al-Bakri, ha rivelato che lo scorso mese, le forze di occupazione hanno annunciato il sequestro di più di 950 dunum di terra, a Nablus e nei villaggi di ‘Azmout, Hawwara, ‘Awarta, Rojeeb, Kafr Qalil e Naqoura.

Al-Bakri ha dichiarato che il governo israeliano sta accelerando il ritmo dei sequestri delle terre palestinesi, soprattutto quelle vicine agli insediamenti. Ha sottolineato che tali azioni rappresenterebbero un ulteriore ostacolo alla ripresa dei negoziati israelo-palestinesi, per la quale, l’amministrazione Usa sta compiendo degli sforzi. E in vista dell’arrivo del segretario di Stato, John Kerry, previsto per domani, giovedì 27 giugno.

Il sindaco di Nablus ha assicurato che il suo municipio sta compiendo notevoli sforzi, su tutti i livelli, per alleviare le sofferenze dei cittadini, soprattutto coloro che sono oggetto dei frequenti attacchi da parte dei coloni. Infine, egli ha esortato il governo israeliano a porre un freno alle aggressioni dei coloni e a fermare la confisca delle terre.