MEMO. Le autorità di occupazione israeliane hanno demolito più di 500 edifici palestinesi nella Cisgiordania occupata e nella Striscia di Gaza dall’inizio del 2020, secondo quanto rivelato lunedì l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA).
L’agenzia delle Nazioni Unite ha affermato che 506 edifici sono stati rasi al suolo dalle forze di occupazione israeliane in Cisgiordania con il pretesto che non avevano i permessi di costruzione. Secondo il comunicato ufficiale, solo nel 2020 sono state demolite un totale di 134 strutture nella Gerusalemme est occupata.
L’UNOCHA ha detto che gli israeliani hanno abbattuto 22 edifici nelle ultime due settimane, sfollando 50 palestinesi e colpendo circa altri 200. Otto delle 12 demolizioni a Gerusalemme Est sono state effettuate dagli stessi proprietari al fine di evitare multe e tasse imposte dalle autorità di occupazione israeliane. Le altre 10 strutture demolite si trovavano nell’Area C, che rappresenta circa il 61% della Cisgiordania occupata.