Palestinesi feriti e asfissiati durante l’assalto dei coloni e delle IOF alla tomba di Giuseppe, a Nablus

Nablus. Martedì sera, decine di palestinesi sono stati feriti e asfissiati dalle forze di occupazione israeliane (IOF), nella regione orientale di Nablus, nel nord della Cisgiordania, come preludio all’assalto dei coloni alla tomba di Giuseppe.

Fonti dei media locali hanno riferito che ingenti forze dell’esercito di occupazione, accompagnate da due ruspe, hanno chiuso con cumuli di terra la via Amman, tra gli scontri scoppiati vicino allo svincolo cittadino di al-Ghawi.

Testimoni hanno affermato che l’equipaggio di un’ambulanza della Mezzaluna Rossa palestinese è stato ferito mentre svolgeva i propri compiti nella tomba di Giuseppe, e sono stati curati sul campo.

Le forze di occupazione hanno sparato proiettili letali e bombole di gas lacrimogeno durante l’incursione, tra scontri con giovani palestinesi e coloni che hanno iniziato ad affluire verso la tomba.

Fonti locali hanno affermato che i combattenti della resistenza hanno preso di mira le forze di occupazione con ordigni esplosivi.

I coloni assaltano frequentemente la città di Nablus per recitare preghiere nel “Maqam di Yusuf”, sotto la guardia dell’esercito israeliano, ed eseguire rituali religiosi, sostenendo che è “la tomba del profeta Giuseppe”.

I palestinesi negano l’autenticità di ciò, e affermano che l’età della tomba non supera i 200 anni, e che appartiene a un uomo musulmano che ha vissuto nella zona, in passato, chiamato Youssef Dweikat.​​​​​​​​

(Fonti: Quds Press e PIC).