Parlamentari palestinesi e italiani alle celebrazioni della Nakba

Gaza – Infopal. Parlamentari palestinesi e italiani hanno partecipato in videoconferenza alle iniziative per celebrare il 62° ricordo della Nakba palestinese.

Da parte palestinese ha partecipato la parlamentare Huda Na'im, del gruppo “Cambiamento e Riforma”, vicino a Hamas, mentre da parte italiana hanno partecipato parlamentari e responsabili italiani, oltre a esponenti della comunità palestinese in Italia.

La Na'im ha ribadito il diritto del popolo palestinese alla libertà, all'autodeterminazione e a realizzare il suo sogno di avere uno Stato palestinese indipendente. Ella rigetta “la sottovalutazione che la causa palestinese e quella dei profughi stanno subendo: perciò bisogna trasformarle in questioni umanitarie”.

La parlamentare palestinese ha poi invitato tutti coloro che in Europa (parlamentari , personalità, accademici, giornalisti ecc.) s'interessano alla causa dei palestinesi a “concentrare gli sforzi e a rivelare il terrorismo che gli occupanti israeliani praticano sulla terra di Palestina”.

La Na'im loda gli sforzi profusi per sostenere la causa della Palestina, assicurando che incontri di questo tipo “esprimono il rifiuto di tutti gli uomini liberi del mondo nei confronti delle politiche israeliane contrarie a tutte le risoluzioni internazionali. Dopo 62 anni, gli occupanti continuano a commettere crimini di guerra contro il popolo palestinese sotto gli occhi della comunità internazionale”.

Pertanto ella attribuisce proprio alla comunità internazionale la responsabilità di quel che accade in Palestina, in particolare a quei Paesi che dispongono degli strumenti per fare pressioni su Israele: “Non basta che questi Stati siano testimoni dei crimini commessi dagli occupanti contro il popolo palestinese…”.

La Na'im ha poi evidenziato la politica dell'emigrazione forzata pratica dagli occupanti sino ai nostri giorni: essi provano continuamente a rubare la storia della Palestina giudaizzandone i luoghi sacri, in modo da creare un 'passato' inesistente sulla terra di Palestina”.

Ella ha inoltre parlato del sequestro di ben quattordici parlamentari del Consiglio Legislativo Palestinese, undici dei quali sono del suo stesso gruppo parlamentare: un precedente pericoloso per tutto il mondo, oltre al crimine dell'embargo imposto al popolo palestinese da oltre tre anni.

La parlamentare palestinese ha infine affermato che gli occupanti, con questi provvedimenti, praticano una 'punizione collettiva' contro l'intero popolo palestinese, il quale invece ha esercitato la democrazia eleggendo i suoi rappresentati tramite elezioni trasparenti che tutto il mondo ha potuto verificare.

Perciò la Na'im ha evocato la necessità di fornire un'immagine veritiera della Palestina alle società europee, spesso ingannate dalle falsificazioni israeliane, così come ha invitato gli uomini liberi del mondo ad inviare  a Gaza sempre più 'carovane' per rompere l'embargo, finché la giustizia tanto declamata non si realizzerà e il popolo palestinese non riavrà tutti i suoi legittimi diritti.

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