Gaza – WAFA. Oltre 10 mila malati di cancro a Gaza non ricevono le cure mediche necessarie a seguito della chiusura forzata dell’Ospedale dell’Amicizia Turco-Palestinese, dovuta all’aggressione israeliana in corso sul territorio da oltre 88 giorni.
I funzionari sanitari del territorio assediato affermano che i pazienti oncologici affrontano condizioni insopportabili e disumane, non avendo accesso a farmaci specializzati per il trattamento del cancro.
Il terzo e ultimo piano dell’Ospedale dell’Amicizia turco-palestinese, l’unico ospedale di Gaza per il trattamento dei pazienti oncologici, è stato preso di mira dagli attacchi aerei israeliani alla fine di ottobre, causando danni significativi e mettendo l’ospedale fuori servizio.
Finanziato dal governo turco, l’ospedale è una delle più grandi strutture mediche in Palestina, dedicata esclusivamente al trattamento dei pazienti oncologici di Gaza.
Su una superficie di 34.800 metri quadrati e su tre piani, l’ospedale disponeva di 180 posti letto. L’assenza di questa fondamentale struttura medica aggrava la già difficile situazione dei pazienti oncologici nell’enclave assediata.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.