Prigionieri palestinesi pronti a dichiarare sciopero della fame ad oltranza

Gaza – PIC. I prigionieri palestinesi non fermeranno la loro protesta finché non verranno soddisfatte le loro richieste, secondo quanto affermato domenica sera dal membro dell’Ufficio stampa di Asra, Ayman al-Sharawneh.

Sharwaneh ha sottolineato che i prigionieri avrebbero intensificato la loro protesta nei prossimi giorni.

Potrebbe anche essere dichiarato uno sciopero della fame ad oltranza, ha aggiunto.

Le prigioni israeliane sono state testimoni di una tensione crescente, dopo che l’amministrazione carceraria ha imposto una serie di punizioni collettive, in seguito all’evasione dalla prigione di Gilboa, avvenuta lo scorso agosto.

Il Movimento dei Prigionieri aveva precedentemente dichiarato che la protesta non si sarebbe fermata fino alla rimozione di tutte le misure punitive.

Sharawneh ha anche sottolineato la decisione dei detenuti amministrativi di boicottare i tribunali israeliani, affermando che la campagna di boicottaggio ha alterato il funzionamento del sistema carcerario israeliano.

500 detenuti amministrativi continuano a rifiutarsi di presentarsi alle udienze per il 50° giorno consecutivo.

Il boicottaggio comprende le udienze iniziali per confermare l’ordine di detenzione amministrativa, nonché le udienze di appello e le successive sessioni presso la Corte suprema.

Sotto la bandiera “La nostra decisione è la libertà”, i detenuti amministrativi hanno affermato in una dichiarazione che la loro mossa arriva come una continuazione degli sforzi palestinesi di lunga data “per porre fine all’ingiusta detenzione amministrativa, praticata contro il nostro popolo dalle forze d’occupazione”.