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Gaza. Una parte significativa della popolazione di Gaza viene “spazzata via”, ha dichiarato giovedì il relatore delle Nazioni Unite per i Territori palestinesi, mentre la Striscia bloccata continua a subire intensi attacchi e bombardamenti israeliani.
“Quello che sta succedendo è che una parte significativa della popolazione palestinese di Gaza viene spazzata via. Non diversamente da quanto accaduto prima… ma con maggiore ferocia”, ha affermato Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori palestinesi occupati, nelle dichiarazioni ai media.
Albanese ha anche commentato la decisione di Israele, all’inizio di questa settimana, di tagliare la fornitura di acqua, elettricità, cibo e altre strutture di base a Gaza, sottolineando che affamare una popolazione assediata e privarla dei beni essenziali è un crimine di guerra.
“Se è intenzionale, e nel contesto di un attacco diffuso e sistematico contro una popolazione civile costituisce anche un crimine contro l’umanità”, ha aggiunto.
Albanese ha sottolineato lo stato di sovraffollamento degli ospedali di Gaza ancora funzionanti sotto i bombardamenti israeliani, affermando che hanno raggiunto la capacità massima.
“Ci sono pazienti che condividono lo stesso letto, pazienti che giacciono a terra e non ci sono medicine”, ha spiegato.
Al momento non c’è “nessuna possibilità che qualcosa entri a Gaza”, secondo Albanese, che ha aggiunto che l’enclave è “sotto assedio totale”.
Descrivendo la situazione come catastrofica, ha detto che ci sono persone, in città, che corrono con morti o feriti tra le braccia, cercando di trovare un rifugio, che non esiste.
Durante i combattimenti, giunti ormai al sesto giorno, “ogni regola del diritto umanitario internazionale è stata infranta”, ha sottolineato Albanese.
(Fonte: PIC).
Traduzione per InfoPal di L.P.