Rapporto: 28 mila dunum sequestrati e 600 case palestinesi demolite nel 2012

Al-Khalil (Hebron) – InfoPal. Il Centro studi sui territori palestinesi ha reso noto che le autorità di occupazione israeliane hanno sequestrato 28 mila dunum (1dunum= 1000mq) e demolito 600 case palestinesi nel 2012.

Il centro ha definito l’anno appena concluso “un anno orribile per i palestinesi, sotto tutti gli aspetti, infatti, molti terreni sono stati sequestrati, centinaia di case sono state demolite, e gli abitanti – anziani, donne, bambini e perfino animali – sono stati sfollati; gli agricoltori, i proprietari terrieri e i lavoratori sono stati aggrediti; i detenuti hanno subito degli abusi, e i diritti, la dignità e perfino la vita di molti cittadini sono stati violati dagli israeliani”. 

Terreni sequestrati. Il Centro studi ha stilato un documento con il bilancio del 2012, e ha riferito che circa 28 mila dunum di terreni palestinesi sono stati sequestrati e destinati alle attività di insediamento; tale cifra indica che le confische sono più che raddoppiate rispetto all’anno precedente (2011). Inoltre, dal rapporto si evince che Gerusalemme da sola è stata colpita da un quinto del totale dei provvedimenti di confisca. 

Demolizioni. In Cisgiordania, il centro ha registrato 600 casi di demolizione nell’anno appena concluso: 106 a Gerusalemme e 121 a Hebron, con un incremento del 12 per cento rispetto al 2011. La relazione ha riferito che nel 2012, più di 300 nuovi ordini di demolizione, sospensione della costruzione o evacuazione hanno colpito 1.231 abitazioni e strutture palestinesi: circa 223 a Gerusalemme e 320 a Hebron, con un aumento complessivo di circa il 60 per cento rispetto al 2011. 

Alberi sradicati. Secondo i dati del centro, 37 mila alberi sono stati sradicati, bruciati o sommersi dall’acqua reflua nel 2012, l’85% in più rispetto all’anno precedente: la maggior parte dei casi – circa 31 mila –ha riguardato gli alberi d’ulivo. Il governatorato di Nablus detiene il triste primato con i suoi 10.260 alberi distrutti, mentre a Hebron, il bilancio è stato di circa 5600, e a Gerusalemme di 500. 

Pozzi d’acqua distrutti. Sempre nel 2012, le autorità israeliane hanno distrutto più di 60 pozzi per la raccolta dell’acqua piovana in Cisgiordania, 31 a Hebron e sei a Gerusalemme. Le stesse autorità hanno dato l’ordine di distruggere altri 47, il 70% dei quali si trova a Hebron, e hanno sequestrato 21 cisterne d’acqua, per lo più nella zona della Valle del Giordano.