Report settimanale del Pchr sulle violazioni israeliane nei TO

Le forze israeliane continuano gli attacchi sistematici contro i civili palestinesi e le loro proprietà nei Territori palestinesi occupati

Un ragazzo palestinese è morto per le ferite riportate il giorno in cui le forze israeliane si sono spostate nel campo profughi di Jenin.

–          Un civile è stato ferito a est di Jabalia, nella Striscia di Gaza settentrionale.

Le forze israeliane hanno continuato ad usare forza smisurata contro i manifestanti pacifici della Cisgiorania.

–          Durante una protesta nel villaggio di Bil’in, sono stati feriti due manifestanti, uno dei quali un bambino.

–          Decine di civili hanno inalato gas lacrimogeno.

Le forze israeliane hanno effettuato 42 incursioni nelle comunità palestinesi della Cisgiordania e due incursioni limitate nella Striscia di Gaza.

–          Almeno 33 civili palestinesi, tra i quali cinque bambini, sono stati arrestati in Cisgiordania.

Israele ha continuato ad imporre una chiusura totale sui Territori occupati e ad isolare la Striscia di Gaza dal resto del mondo.

–          Le forze israeliane hanno istituito decine di check-point in Cisgiordania.

–          Ai check-point cisgiordani sono stati arrestati 4 civili palestinesi.

Le forze navali israeliane hanno continuato a prendere di mira i pescatori in mare.

–          Nel nord della Striscia di Gaza le forze marittime israeliane hanno fatto fuoco contro alcuni i pescatori.

Le forze israeliane hanno continuato a sostenere le attività di insediamento in Cisgiordania, e i coloni israeliani hanno continuato ad attaccare i civili palestinesi e le loro proprietà.

–          Le forze israeliane hanno confiscato alcuni banchetti di verdure lungo la tangenziale 60, a nord di Hebron.

–          Le forze israeliane hanno demolito una casa e un capannone “di acquartieramento”, nell’area di Fasayel al-Fouqa, a nord-ovest di Gerico.

–          Durante una protesta contro la demolizione delle proprietà, le forze israeliane hanno attaccato cinque donne.

Riassunto

Durante il periodo oggetto del rapporto (29 agosto – 4 settembre 2013), sono continuate le violazioni israeliane al diritto internazionale e al diritto umanitario internazionale nei Territori occupati.

Sparatorie

Durante il periodo oggetto del rapporto, un ragazzo palestinese è morto per le ferite riportate quando, due settimane prima, le forze israeliane erano entrate nel campo profughi di Jenin, a nord della Striscia di Gaza. Due civili palestinesi, di cui uno un bambino, sono stati feriti durante le proteste contro il Muro di annessione. Inoltre, un civile palestianese è stato ferito quando le forze Israeliane hanno aperto il fuoco contro di lui a est di Jabalia, nella Striscia di Gaza settentrionale.

Il 31 agosto 2013, fonti mediche palestinesi allo Specialized Arab Hospital di Nablus hanno dichiarato che Karim Sobhi Saleh, detto “Abu Sbeih”, 17 anni, del campo profughi di Jenin, è morto per le ferite riportate il 20 agosto 2013, quando le forze israeliane si sono spostate nel campo profughi di Jenin e sono scoppiati tafferugli tra loro e i ragazzi palestinesi. Durante questi tafferugli, un civile è stato ucciso e altri due, tra i quali il ragazzo citato sopra, hanno riportato gravi ferite. Il ragazzo ha ricevuto cure mediche all’Arab Hospital fino a quando è stato dichiarato morto, il 31 agosto.

Durante il periodo oggetto del rapporto, le forze israeliane hanno continuato l’uso sistematico di forza eccessiva contro le proteste pacifiche organizzate da palestinesi, israeliani e attivisti internazionali contro la costruzione del Muro di annessione e le attività di insediamento in Cisgiordania. Di conseguenza, due civili palestinesi, tra i quali un bambino, sono stati feriti, decine hanno sofferto di inalazione di gas lacrimogeno e altri hanno riportato ematomi.

Nella Striscia di Gaza, il 30 agosto 2013, Yousef Kamel Sa’d, 20 anni, ha riportato una ferita da proiettile nella coscia sinistra, quando le forze israeliane che stazionavano lungo la recinzione di confine ad est di Jabalia, nella Striscia di Gaza settentrionale, hanno aperto il fuoco contro di lui. Quando è stato attaccato, Sa’d si trovava a circa 500 metri di distanza dalla recinzione.

Il 2 e il 3 settembre 2013, le cannoniere israeliane che stazionavano al largo del resort di al-Waha, a nord-ovest di Beit Lahia, nella Striscia di Gaza settentrionale, hanno aperto il fuoco contro le barche da pesca palestinesi che si sono avvicinate al confine, a circa due miglia nautiche dalla costa. I pescatori sono stati spaventati e sono fuggiti verso la costa con il timore di venire arrestati o feriti. In nessuno dei due incidenti ci sono stati feriti o danni materiali.

Traduzione per InfoPal a cura di Elisa Proserpio