Hebron/Al-Khalil. Ogni sabato, coloni ebrei provenienti da tutta la Cisgiordania svolgono un “tour” del suq (mercato) occupato nella Città Vecchia di Hebron, la strada più frequentata del mercato, nella zona chiusa di Shuhada Street.
I nativi palestinesi ritengono che le autorità israeliane facilitino il tour come metodo deliberato di intimidazione, rendendo loro la vita intollerabile e insostenibile al fine di spingerli allo spostamento.
Durante il tour, ai coloni viene raccontata una storia distorta di Hebron che trascura e contraddice quella documentata di convivenza pacifica tra arabi ed ebrei nella città prima del 1948. Il racconto identifica l’eredità della terra come esclusivamente ebraica.
I coloni sono scortati da numerosi soldati e agenti della polizia di frontiera, che trattengono i palestinesi per i controlli di identità e impediscono loro la libera circolazione nel suq durante la durata del tour.
Militari e poliziotti si appostano sui tetti delle case palestinesi, molti dei quali sono ora vuoti a causa di sgomberi forzati a fini di sorveglianza.
I palestinesi che vivono nella Città Vecchia sono sotto costante minaccia di invasioni da parte dei coloni e dell’esercito israeliano. Ciò contribuisce ulteriormente allo sfollamento e al furto di proprietà palestinesi.
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