Sono 38, per il momento, i palestinesi rimasti feriti – di cui alcuni gravemente – durante gli scontri tra militanti di Hamas e forze di sicurezza affiliate a Fatah, avvenuti oggi, dopo la preghiera del venerdì, a Ramallah.
Testimoni oculari hanno riferito che Hamas aveva organizzato una marcia pacifica nel centro di Ramallah, ma che le guardie di Abbas, la Forza 17, le Brigate Al-Aqsa, e le forze di polizia hanno cercato di impedire ai manifestanti di sfilare per le vie della città. A seguito di ciò sono nati scontri che hanno causato decine di feriti.
Secondo alcuni, il presidente Mahmoud Abbas ha ordinato il dispiegamento delle guardie presidenziali nelle strade di Ramallah per prevenire altri scontri tra sostenitori di Fatah e Hamas.
Secondo altri, centinaia di guardie presidenziali, sostenute da membri della sicurezza nazionale e da poliziotti palestinesi hanno attaccato, sparando alla cieca, migliaia di sostenitori di Hamas non appena questi erano usciti dalle moschee dopo la preghiera del venerdì e si erano diretti verso il centro di Ramallah per partecipare a una manifestazione per festeggiare il 19° anniversario della fondazione del movimento di Hamas. Ne è nato uno scontro che ha portato al ferimento di 38 persone.
I responsabili di Hamas hanno invitato alla calma il fedeli e hanno invitato il presidente Abbas a ritirare le guardie e a fermare il bagno di sangue. Hamas ha precisato che nessuno dei suoi membri era armato per colpire le guardie presidenziali o le altre forze dell’ordine.
Omar Hamayel, sindaco facente funzioni di Al-Birah, ha condannato l’attacco delle guardie presidenziali contro i fedeli – tra cui molte donne, anziani e bambini – che avevano ricevuto regolare permesso per partecipare alle celebrazioni.