Stato di Palestina mette in guardia contro l’escalation di crimini israeliani e punizioni collettive

Ramallah – WAFA. Lo Stato di Palestina mette in guardia contro l’escalation dei crimini commessi da Israele, comprese le punizioni collettive ed i blocchi illegali imposti a città, cittadine e a campi profughi palestinesi. La comunità internazionale deve intervenire urgentemente per proteggere il popolo palestinese, nella Gerusalemme Est occupata, a Nablus, a Jenin, a Gaza e altrove.

Nell’ultima settimana, Israele, potenza occupante, ha assediato centinaia di migliaia di palestinesi nelle enclavi, privandoli dell’accesso ai servizi sanitari, all’istruzione e alle forniture alimentari, in violazione del diritto internazionale.

Lo Stato di Palestina ritiene Israele, potenza occupante, pienamente responsabile per le ripercussioni della sua deliberata e pericolosa escalation e lo invita a cessare immediatamente le sue politiche e pratiche criminali.

La punizione collettiva è un crimine di guerra ed una forma di persecuzione ed è un affronto ai principi elementari di umanità, dignità e stato di diritto. Israele continua ad applicare tali politiche criminali esplicite nella piena impunità, con l’intento di punire collettivamente il popolo palestinese, causare sofferenze incommensurabili a milioni di persone e di portare allo sfollamento del popolo palestinese dalle proprie case e terre.

In linea con gli obblighi legali internazionali in materia di responsabilità dello Stato, la comunità internazionale dovrebbe prendere tutte le misure necessarie, comprese le contromisure e le sanzioni, per ritenere Israele responsabile per i suoi crimini.

Il popolo palestinese continuerà a persistere collettivamente ed esercitare il suo legittimo diritto di resistere ai crimini di Israele fino a quando i suoi diritti fondamentali non saranno messi in pratica, rispettati e sostenuti.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.