Striscia di Gaza assediata, valichi chiusi anche oggi. Israele rigetta gli appelli dell’Onu e dell’Oxfam.

Gaza – Infopal. Sono ancora chiusi i valichi della Striscia di Gaza, nonostante 1,5 milioni di persone si trovino in una situazione umanamente insostenibile e nonostante la Commissione per i Diritti umani dell’Onu abbia chiesto a Israele di riaprirli. Ieri era intervenuto anche il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, invitando il premier uscente Ehud Olmert a far entrare i rifornimenti a Gaza. La risposta di Tel Aviv è stata quella di tenerli chiusi per il 15° giorno consecutivo. Israele, evidentemente, si sente ed è al di sopra di tutto, anche della legalità internazionale e del diritto umanitario.

Il pretesto addotto dallo stato ebraico è sempre la "sicurezza" e il lancio dei razzi artigianali palestinesi.

I mezzi di informazione israeliani hanno fatto sapere che il ministro della Difesa, Ehud Barak, ha ordinato, anche per la giornata di oggi, la chiusura dei valichi commerciali.

Lunedì, le forze israeliane hanno permesso l’ingresso a Gaza, attraverso il valico di Karm Abu Salem, di 33 camion di rifornimenti, sufficienti solo per alcuni giorni.

Il Commissario Onu per i Diritti umani ha chiesto a Israele di porre fine "immediatamente" all’assedio di Gaza, definendolo "una violazione del diritto umanitario internazionale".

L’organizzazione internazionale Oxfam, da parte sua, ha espresso preoccupazione per il deteriorarsi della situazione umanitaria nella Striscia.

 

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